Martedì 6 dicembre
Akragas-Cosenza 1-3
Cosenza corsaro ad Agrigento: i lupi della Sila piegano 3-1 un buon Akragas e rialzano la testa dopo due scivoloni consecutivi. Un successo meritato e sofferto, anche se i padroni di casa lottano fino all'ultimo secondo: la formazione di Roselli spreca diverse chances nel primo tempo, ma nella ripresa mette in ghiaccio i tre punti con la doppietta di Statella. I siciliani non demordono e accorciano il gap con Zanini, ma nel finale è Caccetta a mandare in visibilio gli ospiti. Akragas sempre vicino alla zona retrocessione, mentre il Cosenza rimane ben saldo nei playoff.
Catania-Monopoli 4-1
Il Catania ci ha preso gusto, quarta affermazione nelle ultime cinque giornate per gli etnei: questa volta è il Monopoli a doversi inchinare, al Massimino finisce 4-1 per i padroni di casa (sempre più lanciati verso le primissime posizioni). La formazione di Rigoli parte con il coltello tra i denti, al 26' Russotto sblocca il punteggio con un fantastico destro al volo mentre il raddoppio di Barisic arriva al 50' (in precedenza i pugliesi avevano sprecato il possibile 1-1 con Gatto). Appena dopo il 2-0, arriva anche il 3-0 di Mazzarani: il Monopoli non ci sta e accorcia con Montini, ma nel finale Paolucci arrotonda lo score su rigore (penalty conquistato dallo stesso attaccante).
Fidelis Andria-Juve Stabia 2-1
Clamoroso allo stadio Degli Ulivi, la Juve Stabia perde ancora (secondo ko in due giornate): le vespe crollano 2-1 contro una Fidelis Andria combattiva e vedono il Lecce scappare via. Una giornata, per i campani, molto complicata: le cose iniziano male, già al 4' i padroni di casa passano a condurre con una zampata di Cruz e gli ospiti riescono a pareggiare solo al 66', con Sandomenico. Ma i pugliesi sono in grande spolvero e si riportano avanti poco dopo grazie ad una sfortunata autorete di Cancellotti, su cross del solito Cruz: la Juve Stabia chiude addirittura in dieci (espulso Atanasov). Terzo successo negli ultimi quattro turni per la Fidelis, che vola.
Messina-Lecce 0-3
Il Lecce si rialza con stile, lo 0-3 contro il Matera è solo un ricordo: i salentini sbancano con il medesimo risultato il San Filippo di Messina e, complice il ko della Juve Stabia, tornano a guardare tutti dall'alto in graduatoria. I pugliesi sbloccano il risultato con un rigore di Caturano (fallo di mano di De Vito): pochi minuti dopo i padroni di casa vanno ad un passo dal pareggio con Milinkovic (errore clamoroso), ma prima dell'intervallo arriva il raddoppio ospite con Persano. Nella ripresa, poi, è ancora Caturano a trovare la via della rete: decima affermazione in diciassette gare, mister Padalino può sorridere.
Paganese-Siracusa 1-1
Pari e patta allo stadio Torre, la Paganese scappa ma nel finale arriva la risposta del Siracusa: il match finisce 1-1 ed è sicuramente un risultato giusto considerando l'andamento della gara. Gli ospiti prendono una traversa nel primo tempo con Spinelli, poi ad inizio ripresa Santurro salva i suoi con due belle parate ma al 65' non può fare nulla per arginare il solito Reginaldo. Tuttavia il Siracusa ha carattere e a sette minuti dalla conclusione rimette le cose in parità con Scardina (tocco da posizione ravvicinata, molto male la difesa): con questo score le due formazioni rimangono distanziate di due punti in classifica, non lontane dalla fascia playout.
Virtus Francavilla-Reggina 1-0
La Virtus Francavilla fa sul serio, anche la Reggina deve cedere il passo: i pugliesi vincono 1-0 davanti al pubblico amico, rimangono in zona playoff ma soprattutto continuano a sognare in grande. Basta un gol di Nzola al 56' per regalare i tre punti agli uomini di Calabro (grande assist di Alessandro): gli amaranto, per la verità, non giocano affatto male e costruiscono delle palle gol interessanti, ma non riescono mai a buttarla dentro. Con questa affermazione la Virtus tocca quota 25 punti: situazione opposta per la Reggina, ferma a 14 e in piena zona retrocessione. Mister Zeman dovrà trovare in fretta una soluzione per uscire dalla crisi.
Catanzaro-Vibonese 2-0
Catanzaro, una liberazione: dopo oltre due mesi di sofferenze i giallorossi tornano a vincere e lo fanno nel derby contro la Vibonese (2-0 il finale allo stadio Ceravolo). Con questi tre punti mister Zavettieri e i giocatori si tolgono dal groppone un macigno pesantissimo: aquile in vantaggio al 26' con Cunzi, bravo a ribadire in rete una punizione di Giovinco stampatasi sul palo, poi è lo stesso Giovinco nella ripresa a calare il bis su calcio di rigore. E la Vibonese? Ancora una volta manca il gol, i rossoblù si confermano i peggiori dal punto di vista offensivo: solo una grossa occasione nei primi quarantacinque minuti, poi il nulla. Due punti in un mese per la Costantino band: troppo poco.
Foggia-Unicusano Fondi 2-3
Succede l'incredibile allo stadio Zaccheria: il Foggia perde 3-2 contro l'Unicusano Fondi e lo fa sprecando un vantaggio di ben due reti. Una serata nera, anzi nerissima, per mister Stroppa ed i giocatori: perché si tratta di un ko sanguinoso, che fa scivolare i pugliesi a -4 dai rivali del Lecce (nelle ultime tre giornate Sarno e compagni hanno raccolto appena due punti). Da non escludere ribaltoni clamorosi: il Foggia comincia benissimo e si porta sul 2-0 con Sarno e Gerbo, ma l'Unicusano non si arrende e riapre il match prima dell'intervallo con Varone. Andamento shock nella ripresa: i locali smettono di giocare, così i laziali ribaltano tutto con Calderini e Albadoro.
Matera-Casertana 4-2
Solo l'impianto di illuminazione prova a fermare la cavalcata del Matera: contro la Casertana, poco prima dell'inizio del secondo tempo, le luci dello stadio lucano saltano (sul parziale di 0-0) e i padroni di casa temono un altro rinvio dopo quello contro la Juve Stabia. Invece la situazione si risolve e così la band di Auteri può travolgere i rivali: 4-2 il finale, Armellino sblocca il punteggio appena dopo la ripresa del gioco, poi Negro e Carretta (doppietta) mandano in estasi i locali. La Casertana segna due reti nel finale con Giannone (rigore) e Corado, ma sono reti inutili: con questa affermazione il Matera aggancia la Juve Stabia a quota 32, il recupero tra queste due del 13 dicembre ci dirà il nome della vera antagonista della capolista Lecce.
Taranto-Melfi 2-0
La luce in fondo al tunnel, dopo mesi di passione: il Taranto spezza il sortilegio, batte 2-0 il Melfi e riassapora un successo che mancava da tanto, troppo, tempo (ben undici giornate di astinenza). Serata di festa per i rossoblù, che si portano a soli due punti dalla zona salvezza: la gara dello Iacovone viene decisa dalle reti di Altobello (prima dell'intervallo) e Viola, quest'ultimo su calcio di rigore. E il Melfi? Gara negativa per i lucani, che perdono dopo un mese di raccolto importante e restano fermi a quota 17.