Lega Pro 2016-17, 9a giornata Girone C: risultati, marcatori e cronaca

Pubblicato il 16 ottobre 2016 alle 23:48:10
Categoria: Notizie Lega Pro
Autore: Redazione Datasport.it

Domenica 16 ottobre

Akragas-Fidelis Andria 1-1
Finisce 1-1 allo stadio Esseneto il match tra i padroni di casa dell'Akragas e la Fidelis Andria. Le due squadre sembrano ormai essersi affezionate al pareggio: per i siciliani è il terzo di fila, per i pugliesi è il secondo nelle ultime tre apparizioni. Sono i padroni di casa allenati da Di Napoli a trovare il vantaggio al 34' con una grande bordata rasoterra di Zanini sul quale nulla può Polizzi. La risposta dei pugliesi di Favarin arriva proprio in extremis con Cianci che, al 93', trova l'angolino con un sinistro angolato dai venti metri che trova impreparato Pane.

Casertana-Reggina 2-2
Emozioni a non finire e 2-2 finale tra Casertana e Reggina con i padroni di casa che trovano il pareggio al 93' grazie a un bolide da fuori di Taurino. Ai calabresi rimane il rammarico per avere sprecato un doppio vantaggio. Al 15', infatti, la formazione allenata da Karel Zeman va sull'1-0 con un Coralli che sfrutta alla perfezione un assist di Porcino. La risposta dei campani arriva al 41' grazie a un gol di Carriero che sfrutta una dormita della difesa amaranto. Prima del definitivo 2-2 di Taurino, la Reggina era tornata avanti ancora con Coralli al minuto 57.

Vibonese-Siracusa 0-0
Finisce senza reti il match tra Vibonese e Siracusa: chi ha più da recriminare è sicuramente la formazione di casa, soprattutto per la grossa opportunità gettata alle ortiche nel primo tempo. Al 17' Saraniti sbaglia un calcio di rigore: la sua conclusione non inquadra lo specchio della porta. Una manciata di minuti dopo è invece Leonetti a centrare il palo. Nella ripresa arrivano altri gol sbagliati da Saraniti e compagni: la porta di Santurro sembra stregata e l'incontro va in archivio sullo 0-0. Poco cambia in classifica: la Vibonese sale a quota 6 mentre il Siracusa si porta a 7 punti in graduatoria.

Melfi-Catania 1-1
Niente da fare. Il Catania non riesce a trovare continuità di risultati e, dopo il successo di sette giorni fa col Messina, non va oltre l'1-1 sul campo del Melfi, col quale condivide l'ultimo posto in classifica. Partita comandata dai siciliani, che però faticano a creare vere e proprie occasioni da gol: così al 52' sono i padroni di casa a passare in vantaggio col diagonale di Defendi. Gli ospiti non si danno per vinti al minuto 83 trovano il pari col colpo di testa di Barisic: finisce in parità, un punto che non accontenta nessuno.

Monopoli-Messina 2-1

Il Monopoli batte 2-1 il Messina al Veneziani e brinda alla quarta vittoria consecutiva. Terzo ko di fila invece per la squadra siciliana che da oggi si può definire ufficialmente in crisi. I pugliesi sbloccano la partita al 29' grazie a una girata di Montini ben servito da Franco. Nel recupero del primo tempo ecco il raddoppio: splendida azione di Genchi e Berardi battuto con un siluro. Per il Messina la partita, già difficilissima, si fa addirittura proibitiva al 69' quando Pozzebon rimedia il secondo cartellino giallo e viene espulso dall'arbitro Vigile. Inutile il gol del definitivo 2-1 al 93' firmata da Madonia con un delizioso pallonetto a scavalcare Mirarco.

Taranto-Unicusano Fondi 0-2
Dopo due sconfitte consecutive il Fondi torna a correre e vince 2-0 allo stadio Iacovone contro il Taranto. La squadra allenata da Pochesci sblocca il risultato al 47' con un'incornata vincente di Albadoro, che sfrutta alla perfezione un calcio d'angolo battuto da Bombagi. E' proprio l'autore del gol a farsi espellere al 67' per un'irregolarità a gioco fermo commessa ai danni di Garcia. Nonostante l'inferiorità numerica il Fondi ha la forza di chiudere la partita al 93' con un contropiede lanciato da Iadaresta e concretizzato da Bombagi. Crisi nera per il Taranto che incassa nelle ultime quattro partite ha raccolto la miseria di un punto.

Cosenza-Paganese 2-1
Rimontona del Cosenza che al San Vito stende la Paganese e festeggia la terza vittoria consecutiva. La formazione campana, passata in vantaggio al 63' grazie a Cicerelli, si fa prima raggiungere da una rete di Baclet al 68' e poi superare proprio allo scadere da una rete di Mungo, abile a insaccare da pochi passi al primo minuto di recupero. Per Reginaldo e compagni una notte da dimenticare in fretta: oltre alla sconfitta da digerire, da registrare anche le due espulsioni di Alcibiade e Marruocco. Dopo il cartellino rosso al portiere Grassadonia - che aveva già operato le tre sostituzioni - è stato costretto a schierare tra i pali il difensore Silvestri.

Juve Stabia-Foggia 4-1
Festa grande allo stadio Menti dove la Juve Stabia rifila un pesantissimo 4-1 al Foggia: per i rossoneri di Stroppa si tratta della prima sconfitta in campionato dopo nove giornate. Partita che si indirizza già nei primi venti minuti quando le Vespe colpiscono due volte con Liviero e Ripa. Il Foggia accorcia le distanze a inizio ripresa con Mazzeo su rigore, poi resta in dieci per l'espulsione di Empereur e crolla: la squadra di casa arrotonda il risultato nel finale con i gol di Sandomenico e Montalto, e vola al terzo posto in compagnia del Cosenza a -1 dal Foggia.

Lecce-Virtus Francavilla 3-0
Il Lecce è solo in testa alla classifica del Girone C di Lega Pro. La squadra di Padalino abbozza la prima fuga della stagione travolgendo con un netto 3-0 la Virtus Francavilla: al Via del Mare è la tripletta di uno scatenato Torromino a stendere la squadra di Calabro. L'attaccante sale a quota 7 gol, una in meno del compagno di reparto Caturano, e porta i giallorossi a 23 punti, tre in più del Foggia sconfitto con un netto 4-1 a Castellammare di Stabia.

Matera-Catanzaro 4-0
Il Matera torna al successo, e lo fa in maniera decisa e roboante. La squadra di Autieri s'impone con un perentorio 4-0 sul Catanzaro al Franco Salerno e riscatta l'inattesa sconfitta di Siracusa. Nel primo tempo è la rete di Negro a lanciare i padroni di casa, nella ripresa poi sono Iannini, Sartore e De Rose ad incrementare il bottino. Matera a quota 18 punti in classifica, il Catanzaro invece crolla ancora e rimane a 7 punti, nelle zone pericolanti della graduatoria.