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“Se sono uomo? Chiedilo alle donne di Benevento”. E’ il passaggio più piccante dell’intervista rilasciata in conferenza stampa da Antonio Vacca, centrocampista del Foggia, al termine del big match contro gli stregoni (terminato 1-1 con un rigore nel finale a favore degli ospiti molto discusso). Lo sfogo del giocatore, classe 1990, non è stato un fulmine a ciel sereno, bensì l’epilogo di una storia lunga: fino al 2013, infatti, Vacca è stato uno dei punti di forza del Benevento e ad inizio gennaio, dopo le parentesi con Catanzaro e Reggiana, ha trovato un accordo con il Foggia.
Ma il suo rapporto con la città di Benevento si era chiuso tutt’altro che bene, di quegli anni si ricordano le sue liti sui social con i tifosi: moltissime le frasi colorite, come “non avrò problemi a fare un giretto in quella città di m….”, “di calcio non capite un c…., siete solo degli sfigati” oppure, rispondendo a un tifoso, “sei geloso, so che vorresti il mio stipendio ma invece ti tocca alzarti alle sette, fare dieci ore di lavoro al giorno per cento euro alla settimana”. Sabato si è chiuso un cerchio: alla domanda di un giornalista di Benevento, che gli chiedeva di spiegare presunti gestacci verso la tifoseria ospite, Vacca ha attaccato in un italiano molto gergale con “sei di Benevento? Non ti rispondo”, per poi proseguire con “nessun gestaccio, fatti visitare gli occhi”. “Dimostra di essere uomo e prenditi le tue responsabilità” l’osservazione del cronista, alla quale Vacca ha replicato con la celebre frase.
Una conferenza stampa che rimarrà negli annali del calcio e che sicuramente batterà il record di visualizzazioni sul web: chissà cosa avranno pensato i responsabili della comunicazione del Foggia.