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Manca ancora l’ufficialità, ma si tratta solo di dettagli: lo stadio Comunale di Gorgonzola, dopo l’ok della Lega, ha finalmente ricevuto il via libera anche dalla Commissione Provinciale di Vigilanza per cui la Giana Erminio potrà giocare le rimanenti partite interne a casa sua. Una notizia attesa da mesi da tifosi, giocatori ma soprattutto dalla società: con il salto dalla serie D alla Lega Pro l’impianto gorgonzolese necessitava di un robusto restyling e il presidente Oreste Bamonte non si è tirato indietro, rendendo lo stadio cittadino un piccolo gioiello. A meno di clamorosi colpi di scena dell’ultima ora, il Comunale debutterà sabato sera alle 19.30 contro l’Unione Venezia.
Tanto entusiasmo, ma una riflessione va fatta. Siamo a fine marzo e al termine della regular season mancano solo otto giornate: la Giana Erminio, nello specifico, ne giocherà in casa cinque (contro Unione Venezia, Pavia, Albinoleffe, FeralpiSalò e Cremonese). Davvero le istituzioni non potevano fare nulla per dare il nulla osta con alcune settimane di anticipo? Possibile che ancora una volta la burocrazia ci abbia messo lo zampino? La Giana Erminio ha disputato le precedenti quattordici sfide interne allo stadio Brianteo di Monza: le spese di affitto dell’impianto monzese sono elevate, a fronte di un ricavo minimo (poche centinaia di tifosi ad assistere a quelle gare). Alla Giana sperano di mantenere la categoria, in modo tale da raccogliere il prossimo anno i frutti di così tanti sacrifici.