Dopo aver inanellato sei risultati utili consecutivi, in casa
Arezzo qualche equilibrio si è rotto: le sconfitte rimediate contro
Pro Piacenza e
Cremonese, infatti, oltre ad aver interrotto bruscamente il buon periodo amaranto, ne hanno messe in evidenza alcune lacune, soprattutto caratteriali. Le attenuanti, però, non mancano: i rossoneri di
Pea, infatti,
sono la squadra più in forma del momento mentre la truppa di
Tesser resta un'autentica corazzata che, nonostante qualche passo falso, dispone di una materia prima superiore rispetto a quella dei toscani. Un altro aspetto da non sottovalutare è, senza dubbio, l'abitudine di squadre come
Alessandria, Cremonese e
Livorno a navigare nelle zone di testa e, dunque,
a digerire con più semplicità le pressioni che da esse ne derivano.
L'Arezzo è così scivolato al quarto posto: se il Livorno resta a portata di sorpasso (-1), la Cremonese, vincendo lo scontro diretto, ha allungato a +4. Enfatizzare sarebbe un errore, ma sicuramente per puntare almeno alla seconda piazza è necessario sopprimere quelle vertigini d'alta classifica spesso fatali per chi sporadicamente si accomoda nel salotto delle big.