Paolo Indiani, per Pontedera, è ormai un'autentica icona: arrivato nel lontano 2011, il tecnico toscano ha tagliato di recente il traguardo delle 150 panchine con i granata: "Sicuramente sono tante. Un fatto più unico che raro nel calcio italiano, dove allenare per cinque anni nella stessa società è praticamente impossibile" ha affermato con la consueta schiettezza.
- Lei e il Pontedera siete un binomio solidissimo.
"Sono contento, in questi anni abbiamo fatto un buon lavoro: sono in una società seria e sana, qui mi sento a casa. Ovviamente il nostro progetto non può essere esclusivamente quello di lanciare giovani talenti, dobbiamo anche mantenere la categoria. Finora ce l'abbiamo sempre fatta, speriamo accada anche quest'anno".
- Riavvolgendo il nastro, quale considera il punto più alto della sua avventura in granata?
"Sicuramente il primo anno, stagione 2011/2012, quando vincemmo la Seconda Divisione da neopromossi".
- A distanza di tre anni, se ripensa all'eliminazione dai playoff di Lega Pro per mano del Lecce ai calci di rigori, è maggiore il rimpianto per non essere riusciti a proseguire quel cammino strepitoso o la soddisfazione per essere arrivati a giocarsi una partita di quel rango?
"Nella vita avere rimpianti non serve a nulla, però senza dubbio quella fu una partita in cui avremmo meritato di vincere e perderla addirittura all'ottavo rigore fu un grandissimo dispiacere".
- Passando all'attualità, dopo un periodo complicato siete riusciti a risollevare la vostra classifica grazie alle vittorie contro Prato e Arezzo.
"Ci siamo riallineati alle altre squadre in lotta per la salvezza ma ancora non abbiamo fatto assolutamente niente. La strada è lunga".
- Domenica affronterete un Livorno ultimamente in grande spolvero. Cosa si aspetta da questo derby?
"Una partita difficile. Il Livorno è in un ottimo momento, ha recuperato tutti gli effettivi dopo aver disputato quasi tutto il girone d'andata con solo mezza squadra a disposizione. Anche per noi, però, è un periodo positivo e le partite iniziano tutte dallo 0-0".
- Per concludere, chi vede favorito per la vittoria del campionato?
"Noi abbiamo giocato solo con la Cremonese finora, affronteremo l'Alessandria tra qualche partita. La Cremonese mi ha impressionato, è praticamente una squadra di Serie B, così come lo sono i piemontesi: non mi stupirei se arrivassero fino in fondo con pochissimi punti di distacco una dall'altra".