Dalla Serie D ai playoff di Lega Pro il passo è breve: in un anno la Viterbese è riuscita a centrare un traguardo di certo non scontato per una realtà neopromossa che si affacciava dopo otto anni al calcio professionistico. Il viaggio, però, è stato tutto fuorché agevole: il vulcanico patron Camilli spesso e volentieri si è lasciato andare a sfoghi e rimproveri, sfociati con quattro cambi di allenatore. Cornacchini, infatti, ha condotto la squadra sino a dicembre, per poi lasciarla a Pagliari e riprendersela qualche giornata dopo; fino all'insediamento di Rosolino Puccica che, subentrato a marzo, ha pilotato la formazione laziale al traguardo playoff grazie ad un buon ruolino di marcia, culminato con il pareggio a reti inviolate contro l'Arezzo che gli ha permesso di centrare la qualificazione aritmetica.
Nell'ultimo turno di campionato la Viterbese
cercherà di proteggere l'ottava piazza, sperando di incontrare nella prima fase dei playoff un avversario più abbordabile. Puccica è comunque convinto di poter disputare una post season da protagonista: "
Questa squadra può giocarsela con chiunque, in casa così come in trasferta, se riesce a mandare in campo un gruppo in condizioni di forma non dico eccezionali ma normali per tenere i novanta minuti. Ed è questo ciò che cercheremo fino alla vigilia dell'inizio dei playoff''.