Goleador della Sambenedettese e attuale leader della classifica marcatori: è un 2016/2017 incredibile per Leonardo Mancuso, che a Datasport parla del buon momento della squadra, del possibile futuro in B alla corte di Zdenek Zeman e dei più forti giocatori della Lega Pro.
- La tua Samb è in un ottimo momento: siete sesti in classifica, con otto punti di vantaggio sull’undicesima e i playoff apparentemente in cassaforte. Dove potete arrivare? Il presidente Fedeli ha parlato di voi come di una delle possibili sorprese di fine campionato.
"Siamo in un ottimo momento ma non possiamo essere tranquilli, perché appena ti senti appagato poi arrivano i risultati negativi. Vogliamo innanzitutto finire bene il campionato per posizionarci al meglio in vista della griglia playoff. Poi sappiamo che la fase finale sarà in parte anche una lotteria e noi vogliamo giocarci le nostre possibilità".
- Questa è per te una stagione fantastica, con 20 gol e 6 assist totalizzati fino ad oggi. Cos’ha di speciale questa annata e a cosa devi la tua crescita?
"Qui ho trovato un ambiente fantastico, in cui mi sono trovato a mio agio sin da quando sono arrivato a luglio. C’è tutto quello che serve a un giocatore per esprimersi al meglio: ottimi compagni, una società organizzata e soprattutto una piazza importantissima che non fa mai mancare gli stimoli".
- Parliamo di calcio giocato: qual è il tuo più grande punto di forza? E per quanto riguarda i tuoi avversari, qual è secondo te l’attaccante più forte del campionato e quale invece il difensore più tosto tra quelli che ti hanno marcato?
"La mia qualità migliore è la velocità, che da attaccante esterno è molto importante per attaccare gli spazi. Come attaccante ho molta stima per Emanuele Calaiò: al di là della carriera, è proprio di un’altra categoria. Giocarci contro e vederne i movimenti mi ha fatto davvero molta impressione. Per quanto riguarda i difensori devo dire che Rozzio della Reggiana è davvero un cliente difficile, per non parlare di Domizzi e Lucarelli che non hanno certo bisogno di presentazioni".
- Parlando di futuro, è ormai è praticamente ufficiale il tuo passaggio al Pescara: ti senti pronto per Zeman e per suoi i famosi gradoni? Tu hai già all’attivo un’esperienza nella categorie superiori, cos’hai imparato in quei sei mesi di B?
"Zeman sa far esprimere al meglio qualunque attaccante e lavorare con lui sarebbe un’occasione unica, e no, i gradoni non mi fanno assolutamente paura! La mia esperienza al Cittadella è stata molto breve ma mi è bastata per capire che più sali di categoria più ciò che conta è saper essere sempre al top sia fisicamente che atleticamente".
- Sei stato paragonato a Callejon per caratteristiche e movimenti. Ti rivedi nell’esterno napoletano? A quali grandi top player ti ispiri?
"Per tipologia di gioco e posizione in campo in effetti assomiglio all’esterno napoletano ma non c’è un unico top player a cui mi ispiro. Cerco di prendere spunto da tutti, non solo dai big ma anche dai giocatori della mia categoria. In Lega Pro c’è un ottimo livello tecnico e molto da imparare".