E’ caos calcio scommesse a Messina: sarebbero quattro partite dei giallorossi nella stagione 2015/2016 quelle entrate nel mirino degli inquirenti per un flusso anomalo di scommesse. L’indagine della procura di Messina scaturita da alcune segnalazioni di Federbet, la federazione no-profit che vigila sulla regolarità delle scommesse in Europa, ha visto concludere la sua prima fase nella mattinata di giovedì 23 marzo con perquisizioni in sedi di agenzie di scommesse o in abitazioni private.
Quaranta le persone indagate, tra le quali ci sarebbe anche Arturo di Napoli, ex attaccante dei peloritani e nella passata stagione allenatore degli stessi. "Re Artù" nel marzo scorso aveva dovuto lasciare la guida dei siciliani proprio per una squalifica legata al calcioscommesse. Le partite finite sotto la lente d’ingrandimento degli investigatori sono Casertana-Messina, giocata il 21 dicembre del 2015 e finita 4 a 1; Messina-Martina Franca, disputata il 9 gennaio 2016 e terminata 3 a 0; Messina-Benevento del 16 gennaio (5-0 il risultato finale) e il pareggio per 2-2 con la Paganese del 14 febbraio.
Sui fatti di queste ultime ore la società siciliana ha pubblicato un comunicato sulle pagine del proprio sito: “L’Acr Messina, in relazione alle notizie di stampa pubblicate oggi circa sviluppi dell’indagine riguardante il calcioscommesse nella stagione sportiva 2015/2016, esprime massima fiducia nell’attività degli investigatori e della giustizia. Questa società opera nel pieno rispetto dei principi di legalità e lealtà sportiva e auspica che si possa fare presto chiarezza. L’Acr Messina, che è parte offesa in un eventuale procedimento penale, si tutelerà esercitando ogni azione necessaria a difesa del proprio nome e prestigio”.