Dopo il duro sfogo del tecnico del Pisa Gennaro Gattuso ("Rompono i c… per una garanzia di appena 50mila euro quando ci sono società che falliscono e che non pagano gli stipendi") arriva a stretto giro di posta la replica del presidente della Lega Pro, Gabriele Gravina, che in una nota non le manda certo a dire all'ex centrocampista del Milan e della Nazionale. Al numero uno dell'ex Serie C non sono piaciute le dichiarazioni di Gattuso, soprattutto nei passaggi in cui si scaglia contro le penalizzazioni che modificano la classifica a stagione in corso: "Gennaro Gattuso è un calciatore a cui voglio bene come tantissimi sportivi italiani - la premessa di Gravina -. Ci ha fatto sognare su tanti campi di calcio e oggi è avviato a una carriera da allenatore che gli auguro gli dia tante soddisfazioni. Gattuso viene da una terra aspra e bellissima dove ha rincorso un pallone. Ecco, quello che tu hai fatto all'inizio è il terreno della Lega Pro. Siamo la carne viva dei comuni d'Italia, con tutta la forza che hanno e anche le debolezze".
Poi Gravina parte con l'affondo: "Lavoriamo per mantenere quella storia, dare innovazione ed eliminare le debolezze. Per farlo, caro Gennaro, dobbiamo avere un punto irrinunciabile: il rispetto delle regole. Ecco perché mi permetto di dirti: prova a leggere le regole e vedrai che in ogni azione compiuta abbiamo avuto come bussola le regole e, contemporaneamente, il rispetto per ogni club. Vorrei precisare che la Lega organizza il campionato, ma la giustizia sportiva è di competenza di organi preposti".
E ad altre accuse di Gattuso nei suoi confronti ("Lui va a vedere le partite della Maceratese e ancora non è stato a Pisa dove c'è il pubblico più numeroso del girone"), Gravina replica così: "Caro Gennaro, non sono mai stato a Macerata e però come presidente ho il diritto e dovere di andare nei nostri stadi, dove decido. Mi chiedi che sport è questo? La risposta è nel lavoro di ognuno, dirigenti, allenatori, giocatori e staff e nella linea di impegno condivisa dai club e dalla Lega per renderla sempre più forte. La risposta è anche negli oltre 7 milioni di appassionati e tifosi che seguono i 54 club. Sono quelli che, quando eri giovanissimo, ti seguivano a Perugia. In ogni caso e sempre, ti voglio dire che ti seguo con affetto".