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"Vinceremo il campionato con dieci punti di vantaggio sulla seconda e andremo in B". Sembra passata un’era geologica, in realtà l’ex proprietario del Monza Anthony Armstrong Emery disse queste frasi in televisione la scorsa estate, poco prima dell’inizio del campionato. Una campagna acquisti faraonica, una rosa di giocatori da leccarsi i baffi, ma i problemi finanziari del patron sono iniziati poco dopo e per il mondo biancorosso è iniziata una parabola discendente fatta di mancati pagamenti, di tensioni e di fuggi fuggi generale.
La logica conclusione di un simile percorso non poteva che essere il tracollo fino ai playout, la permanenza dei brianzoli in Lega Pro è appesa al filo degli spareggi e nella doppia sfida contro il Pordenone servirà un miracolo sportivo per evitare la discesa in serie D. Una storia, quella dei biancorossi, incredibile: la scorsa stagione, con Tonino Asta in panchina, la squadra raggiunse la finale di Coppa Italia Lega Pro e conquistò il suo posto nella Lega Pro Unica, poi in estate patron Armstrong decise per un ribaltone tecnico e la squadra venne praticamente rifondata, con altri innesti di primissimo livello.
Presentazioni da show televisivo (con le telecamere di SportItalia), dichiarazioni bellicose e una piazza che sognava il ritorno in cadetteria: alla prima giornata il Monza piegò 2-0 il Novara (promosso in B pochi giorni fa) e tutto sembrava presagire ad una cavalcata di vertice. Sembrava, appunto: con i problemi finanziari e legali di Armstrong è cominciata la crisi, il patron è fuggito e oggi si trova a Dubai mentre a Monzello, tra stipendi e bollette non pagate, è iniziata una vera e propria odissea. Da Armstrong a Dennis Bingham, fino all’attuale proprietà guidata da Paolo Di Stanislao e Pietro Montaquila: i problemi sono tutt’altro che risolti, durante la sessione invernale di calciomercato la rosa è stata stravolta e indebolita e adesso bisogna pensare ai playout, contro un Pordenone che invece arriva all’appuntamento carico come una molla dopo il successo sull’Albinoleffe.
Le ultime notizie non promettono niente di buono, secondo alcune fonti gli assegni firmati da Montaquila per i pagamenti sarebbero stati protestati mentre a Monzello e allo stadio Brianteo sono state staccate le utenze del gas da parte della società erogatrice, nonostante i ripetuti solleciti di pagamento. Docce fredde per i giocatori prima dei playout? Può succedere anche questo, nel calcio di oggi: il caso Parma è solo la punta di un iceberg.