Calendario, risultati, classifiche, tabellini e tutte le cronache degli incontri
Arriva novembre e, come ormai accade tristemente ogni anno, inizia in Lega Pro il balletto delle penalizzazioni (a cui farà seguito, come di consueto, la sfilata dei ricorsi e delle restituzioni dopo mesi). I tifosi sono oramai abituati allo stravolgimento delle classifiche e nemmeno ci fanno più caso: ben cinque i club sanzionati dal Tribunale Federale Nazionale, tutti a causa di inadempienze Co.Vi.Soc.
Le società più colpite sono Savona (girone B), Catania e Ischia (girone C): i liguri, già partiti con sei punti di malus, subiscono un’ulteriore penalizzazione di cinque punti e retrocedono così all’ultimo posto della classifica (un totale di undici punti in meno per la squadra di Riolfo, inibizione di undici mesi a carico del presidente Aldo Delle Piane e dell’ad Enrico Santucci e tre mesi di inibizione al dirigente Stefano Giordano). Al Catania, con già nove punti di penalità sul groppone a causa del calcioscommesse, ne vengono invece sottratti altri due: inibizione di quattro mesi per l’amministratore unico Carmelo Antonio Milazzo. Stangata anche per l’Ischia, a cui viene inflitta una penalità di quattro punti: nove mesi di inibizione per l’amministratore unico Vittorio Di Bello, due per il procuratore speciale Lucio Pellone e per il presidente del collegio sindacale Romualdo Di Donna.
Restando nel girone C, vengono punite anche Benevento e Martina Franca (un punto in meno per tutte e due): inibizione di due mesi per il presidente dei sanniti Oreste Vigorito, inibizione di tre mesi infine per l’amministratore unico dei pugliesi Danilo Petrosino.
Rimangono invece in sospeso le posizioni di Pisa, Lupa Castelli Romani e Paganese, anche loro in odore di penalizzazione. Con queste sentenze il Savona scende così a quota zero nel girone B, mentre nel C il Catania scivola al terz’ultimo posto con sei punti, il Benevento va a quattordici, l’Ischia scende a dieci mentre il Martina Franca va a quota cinque e affianca il fanalino di coda Catanzaro.