Cala il sipario sull'avventura nel calcio professionistico di altre due storiche società: sia l'Unione Venezia che la Reggina non hanno presentato il ricorso alla Co.Vi.So.C. per la mancata ammissione al prossimo campionato di Lega Pro. Lagunari e calabresi non sono riusciti dunque a coprire i loro debiti e a presentare la fidejussione necessaria: niente iscrizione dunque ai tornei della terza serie italiana 2015-2016, che perde altri protagonisti.
I dirigenti della Reggina negli ultimi giorni avevano lavorato per iscrivere il club calabrese al prossimo campionato, raccogliendo fondi per ripianare i problemi economici: le speranze sono tramontate a metà pomeriggio. A Venezia già ieri l'avvocato Fausto Baratella aveva diramato un comunicato in cui poneva fine ai sogni arancioneroverdi: "Fino all'ultimo abbiamo lavorato incessantemente producendo tutti gli incartamenti necessari per evitare questo triste epilogo pur consapevoli che i tempi tecnici per la cessione della società fossero strettissimi. La società non presenterà ricorso poiché ad oggi non sono stati posti in essere i pagamenti necessari a sanare le carenze patrimoniali del club".
Ora, come per il Varese, la palla passa ai sindaci di Reggio Calabria e Venezia: dopo la ratifica da parte del Consiglio Federale di venerdì, secondo il regolamento Figc sarà possibile richiedere l'iscrizione di una nuova società al campionato di Serie D. Sono parecchi ora i buchi nell'organico della nuova Lega Pro: rimangono vacanti i posti che in origine erano occupati da Monza, Castiglione, Barletta, Grosseto, Venezia, Reggina e Varese.