“Ho l’impressione che arbitri e assistenti stiano più attenti a quello che succede fuori dal campo che non in campo, basti vedere l’episodio di Pederzoli l’altro giorno a Bolzano e la mia successiva espulsione". Parole e musica di Giorgio Perinetti, ds del Venezia, che mercoledì, contro il Sudtirol, è stato espulso per la seconda volta in tre giorni. Un andazzo che non è piaciuto a Perinetti che, sentendosi preso di mira dalla classe arbitrale, ha deciso di sfogarsi.
La prima volta è stato sanzionato con l’inibizione fino a martedì 29 novembre e condannato al pagamento di un’ammenda di 500 euro, in seguito all'allontanamento al termine della prima frazione di gara contro il Santarcangelo in campionato, la seconda volta nella metà del secondo tempo a Bolzano, in Coppa Italia: “Ho solamente fatto presente all’arbitro, a Santarcangelo, alcune decisioni che non condividevo, senza aggiungere altro – ha raccontato ai colleghi de La Nuova Venezia – Ora mi ritrovo con un'inibizione fino alla fine del mese perché avrei tenuto un comportamento offensivo. Non credo sia giusto, però è andata così e me ne sto zitto”.