Mahrez è finito ai margini del Leicester City dopo la rottura totale con il club che ha rifiutato l'ennesima maxi offerta del Manchester City, pronto ad accoglierlo al posto dell'infortunato Sanè. Uno dei protagonisti della favola con Ranieri, culminata con la storica vittoria della Premier League nella stagione 2015/16, è sparito dal centro di allenamento da una settimana, secondo il suo entourage a causa di stati d'ansia e depressione. Il motivo principale però è legato al mercato, dove Mahrez è stato tenuto prigioniero e reso incedibile dalla società davanti prima al forte interesse della Roma in estate, che aveva già raggiunto l'accordo con il suo procuratore e per ultimo dalle avances di Guardiola nella sessione invernale, che però di fronte alla folle richiesta di 70 milioni del Leicester si è tirato indietro.
Mahrez, molto deluso e arrabbiato dal comportamento del club, ha deciso di disertare gli allenamenti e vivere da separato in casa. La sua volontà era quella di fare finalmente il salto in una grande squadra, le occasioni ci sono state ma la società non lo ha voluto accontentare. Adesso saltato il passaggio alla corte di Guardiola, lo scontro è frontale e sarà difficile risolvere questo muro contro muro che potrebbe portare anche il Leicester ha bloccare lo stipendio del giocatore finchè non si risolverà la grave situazione. Una disputa che anche il capo del sindacato dei calciatori (Pfa), Gordon Taylor, intende risolvere il prima possibile. "Se serve il nostro aiuto siamo pronti a intervenire", spiega alla 'BBC'. "Siamo in contatto con il club e con il giocatore, il Leicester deve cercare di essere paziente e comprensivo. Speriamo che Mahrez capisca la situazione, prima se ne esce e meglio è per tutti". Scherzo del destino sabato il Leicester sarà impegnato contro il Manchester City, sfida in cui, come confermato in conferenza da Puel, Mahrez sicuramente guarderà da casa.