Anche il gesto più nobile può portare a una punizione. È il caso del tifoso del Leicester City Tom Merry, bandito dallo stadio per tre mesi per aver cercato di abbracciare Aiyawatt, il figlio di Vichai Srivaddhanaprabha, il patron del club scomparso in un tragico incidente in elicottero fuori dallo stadio.
L’erede del patron delle Foxes aveva capito il gesto e invece di allontanarlo lo aveva stretto a sé prima che gli steward lo portassero fuori dal campo. E per via dell’invasione di campo il tifoso è stato bandito: “Non l’ho fatto per me -ha raccontato Merry a un giornale locale- sono stato solo sopraffatto dall'emozione. Vichai ha fatto così tanto per questo club e quando ho visto il figlio piangere mentre camminava intorno al terreno di gioco, ho pensato che fosse giusto offrirgli una carezza. Lui mi ha dato un abbraccio e mi ha detto che ha apprezzato il gesto. Ha poi aggiunto che voleva bene e ringraziava tutti coloro che lo hanno sostenuto in questo momento difficile. Quando mi hanno portato via sono rimasto circa 20 minuti in cella, mentre gli altri cercavano di capire che intenzione avesse il club con me e alla fine mi hanno lasciato andare. Sono dispiaciuto per quanto successo. So che le regole sono regole, ma è la prima volta che compio azioni simili e non lo farò più. Ritengo il provvedimento un po' duro, ma ne è valsa la pena e non lo rimpiangerò mai. Mi piacerebbe incontrare Aiyawatt Srivaddhanaprabha per chiedergli scusa”.
La sanzione è stata criticata dagli altri sostenitori e ritenuta davvero eccessiva se confrontata alla genuinità del gesto. Il carpentiere, che ha un abbonamento annuale, potrà tornare a sedersi al suo posto per la sfida del 12 gennaio contro il Southampton.