Niente può più turbare il Leicester fresco campione d'Inghilterra. E allora anche i racconti più scomodi, ora che la Premier League è finalmente in tasca, possono venire fuori senza problemi. A maggior ragione quando a parlarne è il figlio del proprietario delle Foxes, ovvero il
"Ero contrario all'acquisto di Vardy, i tifosi non capivano come avessi potuto investire un milione di sterline in un calciatore dilettante - racconta Srivaddhanaprabha -. Per loro ero il proprietario più stupido del mondo. Il giorno in cui l'ho comprato, Vardy è venuto da me e mi ha ringraziato per avergli cambiato la vita. Non aveva mai avuto così tanto denaro ed era al settimo cielo. Arrivò dai campionati meno importanti dritto alla Championship. E questo alla fine lo ha portato a bere alcol ogni giorno".
"Non sapevamo cosa fare - continua il vicepresidente -. Io non sapevo nulla fino a quando qualcuno non mi ha detto che veniva agli allenamenti ancora ubriaco. Così sono andato a parlare con lui e gli ho chiesto se volesse chiudere così la sua carriera. Mi rispose che non sapeva cosa fare della sua vita e allora gli dissi di riflettere attentamente su ciò che volesse fare per il club, che avevamo investito su di lui e che era giusto che ricambiasse la nostra fiducia. Da allora ha semplicemente smesso di bere e ha iniziato a lavorare duro in allenamento, diventando una persona migliore". Una metamorfosi che ha fatto la fortuna del Leicester di Ranieri. Ma, considerati non pochi precedenti di illustri colleghi finiti in tragedia, Jamie Vardy ha semplicemente fatto la propria fortuna.