Libri di Sport: correre e conoscere la storia dei jogger

Pubblicato il 10 marzo 2016 alle 15:35:06
Categoria: Notizie di attualità
Autore: Redazione Datasport.it

Running – dalla A alla  Z – Mathieu Le Maux – Corbaccio editore – Pag. 322 – Euro 18,90.

Trovare un’alternativa nel mare di libri che spiegano e insegnano come si deve correre, come sapersi allenare e come curare gli eventuali inconvenienti, non è certo facile, avendone scritto cani e gatti. Ci ha provato un bretone che segue il calcio e pratica la corsa e, ci pare dovere dirlo, col fiuto giusto. Cosa ha fatto? Niente di straordinario, ma invece del solito schedario normativo, ha variato sul tema, passando dalle metodologia alle curiosità, dai personaggi che hanno scritto la storia della disciplina, dagli eroi di un giorno a quelli che hanno provato a vincere con l’inganno, mentre altri hanno gioito anche se giunti ultimi. Interessante la disamina per capire che corridore sei: occasionale, competitore, intermittente, aziendale, runner da tapis roulant, retrogrado, fashionista, neogenitori. Ci sono le corse da non perdere, il cinema e il running, il club delle tute grigie. Il mondo non certo nascosto di coloro che trasformano la maratona in un vero business perorando buone cause.

Il rapper Puff Daddy nel 2003 promuove la causa per aiutare le scuole pubbliche di New York, in difficoltà finanziarie. Le adesioni vanno oltre ogni più rosea previsione. Raccoglie 2 milioni di dollari. Il commento del rapper è emblematico: “Non ho mai visto niente di così folle in vita mia”. Chi sono i joggling? Coloro che correndo, fanno girare le palline in alto con le mani. Il 17 aprile 2006, Zach Warren, studente svizzero, ha corso la maratona di Boston, una delle più toste, nel tempo di 2h.58’23”. Troverete anche il ranking delle maratone, da New York (più mitica) a Honolulu (più esotica), da Londra (più generosa) a Boston ( più antica), da Fukuoka (solo uomini) a Venezia (più romantica), da  Roma (più storica) ad Atene (più originale), dalla Muraglia Cinese (più difficile) a Dubai (più pagata), fino a Berlino (la più veloce). Peccato abbia dimenticato Hushuaia (Argentina) in Patagonia nella Terra del Fuoco, la più estrema (polo Sud) in assoluto. Per il resto ottimo lavoro.