Struggente corrispondenza col Campionissimo sul filo di un amore fatto di silenzi.
Un’altra storia di Fausto Coppi. Lettere di un figlio a suo padre
Autore: Faustino Coppi con Salvatore Lombardo
Libreria dello Sport - 192 pagine - 16,90€
A 60 anni, il figlio del Campionissimo, l’airone assoluto del ciclismo, ha sentito la necessità di colloquiare col padre, scomparso quando lui di anni ne aveva cinque. Faustino ha scritto un libro colmo di ricordi e rimpianti, sentimenti che ne hanno tracciato la vita come un’ombra dalla quale non si è mai liberato. Un cammino a ritroso, cercando risposte che negli anni dell’infanzia non riusciva a trovare. La maturità lo ha portato a riflettere, ad entrare nel vuoto dell’infelicità che ne ha segnato il tempo solitamente pervasi di dolcezza. “La mamma e i nonni mi dicevano di fare il bravo, perché papa era molto malato. Ma io ero bravo. Ma perché non posso giocare con papà?” Questa e altre domande lo seguono fino a quando, a 60 anni, età che il grande Fausto non potrà mai raggiungere, questo figlio vissuto nel segno di un campione grande e sfortunato, il mito per milioni di appassionati di ciclismo, imparerà a conoscere poco a poco il padre, come la rugiada del mattino, fino a diventarne il custode più appassionato e fedele per non cancellare nulla di un passato che sente suo. In tal modo ne ripercorre la carriera e i momenti intimi, le immagini degli anni in cui tornava a casa dalle corse e dagli allenamenti, per diventava un papà dolcissimo. I regali che sono rimasti sempre nel ricordo, il rapporto con la “Dama Bianca” per la gente, una mamma premurosa e affettuosa per Faustino. Un libro che rappresenta la liberazione di un peso che si portava nel cuore fin da quando, a soli 5 anni, capì che il papà non sarebbe più tornato dall’ultima corsa. Foto inedite completano il libro.
Recensione a cura di Giuliano Orlando