MayPac. The fight of the Century – Andrea Bacci – Edizioni Contropiede – Pag. 168 – Euro 16.50.
Uguali e diversissimi, Floyd Mayweather jr. e Manny Paquiao fanno i pugili di professione, nessuno come loro ha guadagnato tanto, anche se non sono pesi massimi. Nel maggio del 2015 si sono affrontati sul ring di Las Vegas, dopo una trattativa infinita, iniziata nel 2010 e cento volte stoppata in particolare da parte di Floyd che in fatto di dispetti è assai più bravo di Manny. Nonostante tutto il tempo trascorso, il match ha messo in circolo la montagna di dollari più alta mai registrata per un confronto in guantoni. Le cifre le leggerete nel libro, che in fatto di ricerca non ha badato a spese, aiutato dall’abbondanza di materiale che i media hanno pubblicato, relativamente ai due campioni. Uguali e diversi in modo radicale. Floyd è nato povero in un contesto famigliare che definire complicato è semplicistico, mentre l’asiatico la povertà l’ha vissuta serenamente, anche se appena ha potuto ha cercato la strada del riscatto e ha trovato nella boxe la terapia ideale.
L’americano in palestra è entrato ancora in fasce, visto padre , zio e altri parenti quando non erano in prigione, tiravano pugni. Pacquiao ha cercato la ricchezza per se stesso ma anche per aiutare chi ha bisogno, mentre Floyd ai dollari è attaccato come l’edera al tronco e non ne è mai sazio, per il motivo che l’amaro anche se antico sapore della povertà, lo fa arrabbiare e non poco. Il racconto dei queste due carriere è anche la risposta ai tanti quesiti che molti denigratori imputano alla noble art. Gli addetti ai lavori, di ciò che è scritto sapranno già molto, non così coloro che seguono questo sport in modo superficiale e troveranno nel libro episodi gustosi e curiosi.