Pedalando sulla spicciola. Dietro ogni curva potevi scoprire guerre e amori – Roberto Betz – Absolutely Free Editore – Pag. 324 – Euro 15.00.
I venti dell’ultima guerra imperversano e cambiano i destini a tutti, o quasi. Il nucleo del scior Costante ne subisce le conseguenze anche se fa in modo di venirne fuori al meglio. Trova lavoro in Toscana presso la pelletteria dei Gori. Ogni mese torna a casa sulla vecchia e gloriosa "spicciola". Una volta si presenta su una vera bici da corsa. Che diventa il mezzo per viaggi in Svizzera dove Costante porta i salvacondotti per l’espatrio dei ricercati dai nazisti. La storia prosegue con spaccati sportivi, dal mancato campione in bici alla fedeltà del figlio più giovane verso il genitore.
Una saga all'italiana, anche se la bici resta un simbolo, mentre i destini dei figli e poi dei nipoti e ancora più avanti si ramificano in capitoli non meno interessanti, La pelletteria di famiglia cresce e permette quei lussi un tempo solo sognati. Poi arriva la crisi e lo sfaldamento di un gruppo che pareva inscindibile. Si allargano i nuclei arrivando da incontri casuali più che ragionati. Destini diversi, strade diverse. Qualcuno incontra l’amore, inerpicandosi su salite che superano i pendii dei ciclisti.
Altri come Emilio, prima di trovarlo, sceglie la politica tinta di rosso, ustionato dalla delusione dopo aver tanto sognato. Poi, ecco Miranda, l’elemento estraneo, troppo bella per non far colpo, ma anche rifiutata dalla parentela. Viene da una relazione impossibile, sull’orlo della disperazione. Emilio e Miranda si sposano e resistono a tutte le intemperie. Massimo, il più debole e il più amato, schiavo della droga, muore ancora giovane. Nina sposa Edoardo, formando una coppia a prova di ogni situazione. Due ragazzi giusti per una vita assieme col sorriso nel cuore. I nipoti vivono le stesse situazioni, aggiungendo il cellulare e il computer. Qui l'autore si ferma, consapevole di essere arrivato ai giorni nostri.