Libri di sport: il segnale e l'analogia, due immagini non due modelli

Pubblicato il 18 aprile 2017 alle 15:56:29
Categoria: Notizie di attualità
Autore: Redazione Datasport.it

Sport e fede un'alleanza – Vittorio Peri – Velar Centro Sportivo Italiano – Pag. 144 – Euro 10.00.
 
Lo sport è alla ricerca di una luce. L’autore, il religioso Vittorio Peri, preside emerito dell’Istituto Teologico di Assisi, presidente dell’Unione Apostolica del clero disserta e conversa su sport e fede, argomento di indubbio interesse, non nuovo ma sempre attuale. Nella prefazione, del presidente del CSI, Vittorio Bosio, si sottolinea la necessità di rendere il non facile rapporto tra la realtà profana come lo sport e l'evangelizzazione, un percorso unilaterale, convergente e illuminante. Ammette con schiettezza che non è tutto scontato, semmai il contrario. “Chi utilizza queste pagine deve essere tanto sportivo da interessarsi seriamente ai fatti dello sport e tanto cristiano da capire che il suo interesse non può arenarsi lì, ma andare oltre”. 
 
La riflessione dell’autore parte del presupposto che il libro propone agli animatori dello sport un sussidio per facilitare il loro impegno educativo attraverso argomenti presentati come tanti polittici a cinque anta: uno spunto di partenza, un commento, l’orizzonte di fede, un’esperienza, una preghiera. Cercando di porre domande a iosa. Ricordando che l’assenza di domande e di ricerca è più pericolosa delle risposte sbagliate.  Sostenendo che Gesù ha utilizzato spesso questo metodo pedagogico, come confermano i Vangeli. Nel capitolo “Palla al centro. E l’uomo?”, partendo dalla provocazione dell’anziano maestro, che chiede agli scolari quando si individua la fine della notte e l’inizio del giorno. La risposte furono varie, coerenti ma errate a giudizio dell’insegnante.
 
“Il giorno inizia quando guardando in volto un uomo qualsiasi, riconoscerai in lui un tuo fratello. Diversamente sarà sempre notte”. Da ciò, la riflessione: da una parte i risultati tecnici, le classifiche, le ambizioni dei manager, le pretese dei tifosi, dall’altra sponda i problemi dei giocatori, quasi sempre in secondo piano. In questo deserto di ideali, vige la teoria che l’uomo è un corpo da sviluppare atleticamente, dove emerge il migliore, che opera al servizio del risultato.

Praticamente un alieno, uno strumento, che svilisce la sua dignità. Riallacciandosi alle manifestazioni del CSI, il comparto sportivo di area cattolica, nota e annota la lodevole capacità dei giovani di legare e collegare sport e spiritualità, anche se confessa di non essere molto interessato ai risultati, quanto al comportamento del verde esercito che si esprime sul doppio fronte: sport e fede, con una naturalezza edificante. Il libro pur di piccole proporzioni, ha un vastissimo campo argomentativo, dove i segnali di due immagini tanto lontane possono entrare in rotta di collisione, dando allo scontro il premio della luce cristiana.