Alpinismo pionieristico. Tra Lecco e la Valsassina - Pietro Buzzoni, Giacomo Camozzini e Ruggero Meles - Bellavite editore in Missaglia - Pagg. 218 - Euro 29
Milano venne definita "città di montagna" per il cordone ombelicale legato alla Valsassina. Non solo ville e case dei milanesi lungo l'arco da Ballabio a Cremeno, Moggio, Barzio, Pasturo, Introbio, Primaluna fino in Val Muggiasca, a Taceno, Margno, Pasturo, Premana e Pagnona nella Val Varrone, ma i contatti tra i locali e i turisti che apprezzano i prodotti di un'economia alpestre, il latte e i formaggi, in particolare, ma soprattutto la forza dei locali che traggono dalle risorse della terra il meglio.
C'è arte e poesia nella loro laboriosità, sviluppatasi in oltre un secolo di attività, affiancando ai prodotti della terrà la ricchezza del territorio che si sviluppa nella cattedrali di pietra che si proiettano verso il cielo. Capolavori come le Grigne, il Due Mani, il Resegone, i Piani di Bobbio che diventerà il riferimento sciistico più importante della Valsassina, e i rifugi, altri gioielli di cui è ricco tutto il territorio, le scuole di alpinismo, con i Ragni di Lecco, l'università assoluta in Lombardia e i tanti maestri nati nella Valle, capaci di scalare le più alte cime del mondo.
Un libro attuale che fotografa il pionierismo per non perdere il prezioso tesoro della memoria. Racconti di scalate celebri, come l'invernale nel Pizzo della Pieve del gruppo delle Grigne, uno scrigno infinito di torri orgogliose e gelose della proprio bellezza. Nomi e imprese, date e ricordi si susseguono pagina dopo pagina, foto dopo foto che fanno emozionare. Un mondo antico, troppo bello per essere dimenticato.