L'allenatore di settore giovanile - Gianluca Andrissi, Luca Bignami - Correre - Pag. 228 - Euro 28,00
Università degli studi di Milano, aula 208: è qui che Gianluca Andrissi, ex allenatore del Pavia, ex direttore sportivo del Monza ma soprattutto storico punto di riferimento dei settori giovanili di Inter e Pro Sesto, presenta il suo libro “L’allenatore di settore giovanile”. L’aula magna è stracolma di studenti, allenatori, giocatori ed ex giocatori, giornalisti e amici: un vero bagno di folla. Andrissi, che alla Statale è di casa essendo docente di calcio alla Facoltà di Scienze Motorie, collabora da poco con la Lega Pro in qualità di consulente tecnico, con lo scopo di tutelare e valorizzare le risorse dei vivai. Presenti all’evento diversi nomi di spessore, come Javier Zanetti (osannato dal pubblico) e il vicepresidente della Lega Pro Archimede Pitrolo, ma ci sono anche diversi calciatori o ex calciatori di Lega Pro come Paolo Castelli, Tiziano Polenghi, Claudio Grauso, Andrea Gasbarroni, Filippo Corti, Marco Anghileri, Walter Zullo, Andrea Gasbarroni, Roberto Candido e molti altri.
Tra i relatori anche Filippo Galli, Roberto Samaden (responsabili dei settori giovanili di Milan e Inter) e Valerio Bertotto, tecnico della Nazionale Lega Pro. “Zanetti è un esempio per i giovani, per questo gli ho chiesto di scrivere la prefazione: grande professionista, il giorno del matrimonio è andato ad allenarsi appena dopo la cerimonia” le parole di Andrissi, che durante l’esposizione strappa anche qualche sorriso (“nel calcio gli alibi come il campo pesante, l’arbitro e la pioggia non ci devono essere”). Il suo libro, scritto a quattro mani con Luca Bignami de Il Nuovo Calcio, nasce dopo un lungo viaggio in tutta Italia, alla scoperta dei vivai delle varie squadre italiane: in oltre trent’anni di calcio Andrissi ha maturato una grande conoscenza nella crescita e la formazione dei giovani e racconta la sua esperienza con linguaggio semplice e diretto, in modo tale che i concetti possano arrivare a tutti. “Spero di ricevere molte critiche, perché il dialogo e il confronto sono alla base di tutto” aggiunge. La gestione dei rapporti umani, l’insegnamento di base, l’educazione dei ragazzi e delle famiglie: “Nel calcio ci vuole pazienza” ripete più volte. Un libro da leggere tutto d’un fiato: consigliato agli allenatori ma non solo, esperti e appassionati di calcio possono trovare più di uno spunto sul quale riflettere.
Interessante osservazione di Filippo Galli durante il dibattito: “In Italia va cambiato il modo di allenare, rispetto al passato i ragazzi hanno perso il 25% di abilità motorie. Inoltre serve una nuova cultura: adesso gli allenatori pensano a come difendere quando attaccano, invece bisogna pensare a come attaccare anche quando ci si difende”. Stuzzicato non poco il vicepresidente Pitrolo, sui temi caldi come le società in difficoltà economiche, i ripescaggi e l’utilizzo dei giovani, mentre Roberto Samaden è lapidario: “Si parla tanto di settori giovanili e di formazione di istruttori qualificati, ma nel calcio di oggi c’è poca pazienza per cui servirebbero anche dei corsi per i presidenti: avremo allenatori migliori il giorno che ci saranno dirigenti migliori”.