Racconto a più voci di una grande impresa, la più grande dell’Inter nella sua storia ultracentenaria. Una specie di minuto per minuto di una partita indimenticabile. Il 20 aprile 2010 a S. Siro, l’Inter batte il Barcellona di Guardiola 3-1 e si apre la strada che porta alla conquista della Champions League a spese del Bayern Monaco nella finale giocata il 22 maggio a Madrid. Gara raccontata a più voci, da quella radiofonica di Francesco Repice che conduce il gioco e dipana sensazioni ed emozioni, agli interventi di altri addetti ai lavori e tifosi di qualità.
Momenti indimenticabili appena dietro la porta del tempo. Due anni esatti, in cui attori che ancora vestono la maglia nerazzurra, sono passati dal trionfo alla modestia di una classifica che ha toccato il fondo di una classifica talmente modesta da costringere il presidente Massimo Moratti a un tourbillon di sostituzioni alla guida della squadra, come non era mai accaduto. Il parallelo è interessante e istruttivo di un calcio che sembra l’ascensore di un grattacielo, dai piani nobili al seminterrato. Nell’intreccio degli storici 90’ c’è spazio per conoscere i protagonisti, in particolare di José Maurinho, Maicon, Milito, Thiago Motta e anche Orlandoni semisconosciuto portiere di riserva di Julio Cesar. Capitan Zanetti. Sneijder, Eto’o, Lucio e Balotelli, in un puzzle dove ogni nome ha la sua collocazione e il momento di gloria. Solo due anni fa. Oggi sembra un secolo.
2010 Inter quella notte – Mantica, Repice, Scibetta – Libreria dello Sport – Pag. 192 – Euro 15.00.