C’era una volta Camin. Lo stile e il genio di Caminiti – AAVV. A cura di Roberto Beccantini – Bradipolibri – Pag. 144 – Euro 15.
Vladimiro Caminiti ha fatto parte di quella pattuglia di giornalisti che seppero interpretare lo sport e il calcio in particolare, con l’anima del poeta, qualcosa di inafferrabile, quindi affascinante. In termini pratici si chiama talento, che molti sono convinti di poter acquistare in qualche negozio, oggi è di moda il computer, che ti offre tutte le informazioni. Sbagliato, il genietto è nel dna, te lo trovi senza saperlo. Importante saperlo sfruttare. Il siculo “Camin” lo possedeva in quantità abbondante e gli amici di redazione e di trasferte hanno sentito la necessità di farlo conoscere oltre il vialetto degli addetti ai lavori. In un libro. L’idea nasce da un bolognese (Beccantini) e da un toscano (Gambelli), con la stessa fede calcistica, quella della zebra bianconera. Cosa trova il lettore? Non tutto, ma di tutto. Il suo carattere non facile, definibile difficile e complesso.
Gli scatti furiosi, ma anche la facilità di scrivere a braccio, la naturalezza di una prosa affascinante, il saper descrivere ogni personaggio con precisione chirurgica, andando ben oltre l’effetto esteriore. I ricordi dei tifosi e anche dei colleghi di fede opposta. Il “torinista” Gian Paolo Ormezzano gli offre una prefazione deliziosa nel libro “Juventus Juventus” dizionario storico romantico dei bianconeri. Godibilissimi gli articoli sui protagonisti della sua Juventus, da Scirea a Zoff, Boniperti, Platini, Paolo Rossi, Tacconi, Laudrup e le risposte ai lettori di Tuttosport. Tantissima Juve nei suoi scritti, una passione infinita e ardente, che descrive nei tanti trionfi che le squadra ha raccolto in tutto il mondo. Lui, il Camin, pronto a cogliere ogni attimo, respiro e prodezza dei suoi eroi da sempre. Un bel gesto d’amore ad un maestro del nostro mestiere.