Esattamente un anno fa, il 29 novembre 2010, il Barcellona sommergeva il Real Madrid con un tremendo 5-0 nel Clasico del Camp Nou. La 'manita', a lungo celebrata dai tifosi blaugrana, è però un ricordo sempre più sbiadito: la classifica della Liga parla tutt'altra lingua, con i blancos a +6 sui blaugrana.
Mutato il rapporto di forza? O più semplicemente la corazzata di José Mourinho ha maggiori motivazioni entro i confini spagnoli? Il Barcellona fra pochi giorni volerà in Giappone per disputare il Mondiale per Club. Un'ulteriore distrazione. La priorità di Pep Guardiola - considerato il distacco in campionato - potrebbe essere riconquistare la Champions League, la terza negli ultimi quattro anni.
A prescindere dalle ambizioni dei catalani, i blancos quest'anno fanno davvero paura. Cristiano Ronaldo, che ha appena scollinato quota 100 reti con la maglia del Real, guida una batteria di giocatori straordinari: da Ozil a Benzema, da Higuain a Di Maria, da Pepe ai campioni del mondo Casillas, Sergio Ramos e Xabi Alonso. E il 10 dicembre, nello scontro diretto al Santiago Bernabeu, una vittoria sui rivali potrebbe 'uccidere' la corsa al titolo di campione di Spagna.
Non solo spettacolo, la macchina costruita e perfezionata dallo Special One apparentemente non ha difetti: oltre ai gol, solidità difensiva invidiabile (10 reti subite in 13 partite, tre sole in sette trasferte) e soprattutto massima concentrazione. Il tecnico portoghese non vuole sbagliare nulla in questa stagione, e sta trasmettendo il suo approccio combattivo a tutti i calciatori. L'anno scorso lo spogliatoio del Real visse qualche polemica di troppo: il clan degli spagnoli contro quello dei portoghesi, la querelle per la fascia di capitano, le invidie nei confronti della prima donna CR7. Ora tutti navigano nella stessa direzione. Prossima tappa: vendicare la manita.
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