L'addio di Antoine Griezmann all'Atletico Madrid era quasi scontato, col Barcellona in netto vantaggio per assicurarsi le sue prestazioni dopo il pagamento della clausola rescissoria da 100mln, e ora arriva un'importante conferma dalle parole di Luis Suarez. L'attaccante uruguagio ha parlato di vari argomenti in un'intervista rilasciata a Radio Rincon, emittente locale del suo paese, e si è spinto molto oltre su Griezmann, arrivando a dare il benvenuto al Barcellona al Petit Diable e lasciandosi andare a lodi sperticate nei suoi confronti: ''Siamo orgogliosi che arrivino giocatori di qualità come Antoine, o come Dembelé e Coutinho che stanno già giocando con noi. Griezmann gioca e lotta da anni ad altissimi livelli - prosegue Suarez -, è il leader dell'attacco dell'Atletico e qui sarà il benvenuto. Non arriva per togliere il posto a qualcuno o squilibrare la squadra, ma con l'ambizione di vincere trofei importanti con la migliore squadra del mondo''. La trattativa tra il Barcellona e il fantasista francese non è certo una novità, ma stupisce che Suarez si sia spinto a dare l'affare per concluso quando mancano ancora tre giornate al termine del campionato: una mossa che sicuramente non piacerà all'Atletico Madrid, che sarà impegnato in queste settimane nella difesa del 2° posto nella Liga e avrà la finale di Europa League (contro l'Olympique Marsiglia, al Parc OL) il 16 maggio.
I colchoneros avevano già denunciato il Barça a dicembre per ''contatti irregolari con Griezmann'', che aveva fatto un atto d'amore aumentando la sua clausola a 200mln durante il blocco del mercato comminato dalla FIFA all'Atletico (fino al 31/1) così da non mettere nei guai il club in caso d'addio: da febbraio, però, la sua clausola è tornata di 100mln e il Barcellona è pronto a pagarla al termine della stagione, affiancando così un fortissimo terzo tenore a Messi e Suarez e andando a sostituire Neymar con un anno di ritardo (con l'obiettivo di riconquistare la Champions). E proprio su Neymar, Suarez ha speso qualche parola nella stessa intervista a Radio Rincon: ''Mi ha intristito molto il suo addio, siamo amici oltre che ex compagni, ma ha riflettuto a lungo e ha deciso di prendersi questa responsabilità. Non è andato via per soldi, ma per vincere dei trofei e trovare nuovi stimoli (da leader assoluto, aggiungiamo) col PSG''. Un pensiero anche a Messi, perchè, come spiega Suarez: ''Io non vedo Leo come Messi, ma come un essere umano. Siamo amici, i nostri figli e le nostre mogli lo sono a loro volta, e questo non è scontato: non è facile trovare amicizie forti nel calcio, soprattutto con un compagno d'attacco, ma con Leo il rapporto va al di là di tutto. Mi ha aiutato a vincere la Scarpa d'Oro quando è servito, e io lo aiuterò sempre a centrare i suoi obiettivi''