Dai quarti di finale di Champions League, al rischio-esonero: Vincenzo Montella non sta vivendo giorni facili alla guida del Siviglia, che ora valuta seriamente se cambiare ancora il proprio tecnico per tentare la rimonta e riassicurarsi un piazzamento in Europa League. La qualificazione alle coppe è fondamentale per un club che, da anni, vive di acquisti low-cost e grandi plusvalenze per coprire i debiti del passato (la gestione Del Nido ha lasciato tante scorie), e che ha vinto 3 volte l'Europa League nelle ultime cinque stagioni, e così potrebbero anche arrivare decisioni drastiche. D'altronde Montella, arrivato a sorpresa a fine dicembre dopo che Berizzo era rientrato dallo stop per il tumore ed era stato esonerato in circostanze tuttora da chiarire (il Siviglia era quarto, con 29pti in 17 gare), non ha mai davvero ingranato alla guida degli andalusi: se infatti da un lato sono arrivate la qualificazione a sorpresa ai quarti di Champions League eliminando lo United (e uscendo subito col Bayern) e la finale di Copa del Rey (eliminando Atletico e Leganes) persa malamente contro il Barcellona con un 5-0 che ammette poche repliche, dall'altro lo score in campionato è sconfortante.
Montella ha ottenuto solo 19 punti nelle 16 partite della Liga alla guida del Siviglia, subendo delle autentiche ''ripassate'' nel debutto contro il Betis (5-3) e nei match contro Eibar (5-1), Atletico Madrid (5-2 in casa) e Celta Vigo (4-0) e perdendo la zona-Champions: il dettaglio del Montella sevillista parla di 5 vittorie, 4 pareggi e 7 sconfitte, che hanno fatto precipitare il Siviglia all'8° posto in classifica con 48 punti ottenuti in 33 match. Davanti ai rojiblancos ci sono infatti le ormai irraggiungibili Barcellona (83, deve recuperare contro il Villarreal), Atletico Madrid (73), Real Madrid (68, affronterà il Siviglia nel recupero) e Valencia (66), ma anche squadre alla portata come il Betis (56), il Villarreal (51) e un Getafe (48) che si trova alla pari, ma è favorito dagli scontri diretti. E dietro c'è il lanciatissimo Girona (47), distante solo un punto: insomma, la situazione non è rosea per una squadra che non vince dal 3 marzo nella Liga e ha sommato 4 pareggi e 5 sconfitte nelle ultime 9 gare disputate (contando anche Champions e Copa del Rey). Il club rifletterà nel Consiglio d'Amministrazione di domani sull'esonero di Montella, ed è diviso sul da farsi: il presidente ha espresso ''viva preoccupazione per la situazione della squadra'', il ds Arias (a rischio, dovrebbe salutare a giugno) invece ha parlato di ''fiducia nel tecnico'' e detto che ''non ci sono motivi per pensare all'esonero''. Vedremo cos'accadrà nelle prossime ore, ma Vincenzo Montella non è saldissimo sulla panchina di un Siviglia che sta rendendo al di sotto del suo valore (i vari Banega, Ben Yedder, N'Zonzi, Lenglet, Sergio Rico, Vazquez ecc sono giocatori di valore): Joaquin Caparros, che allenò i biancorossi dal 2000 al 2005 ed è reduce da alcune esperienze fallimentari (esoneri tra Granada, Osasuna e Al Ahli) dopo il buon percorso col Levante, scalpita per sostituirlo e sarebbe già stato contattato. La soluzione, in caso di rottura con Montella, sarebbe dunque un tecnico storico e amato da un ambiente diventato infuocato: dopo il ko in Copa del Rey, in una gara che vedeva il Siviglia sotto 3-0 a fine primo tempo, i tifosi hanno insultato i giocatori e invitato Montella a dimettersi. Non una situazione facile per l'ex tecnico del Milan, che rischia un clamoroso doppio licenziamento nel 2017-18.