Si sapeva sin dalla fine della stagione 2017/2018 che Mario Balotelli non sarebbe rimasto al Nizza, ma la sua ultima decisione ha dato una mazzata definitiva al club transalpino, che sperava di averlo a disposizione per il primo giorno di lavoro. L'ex Inter e Milan, infatti, non si è presentato al raduno del Nizza, previsto per il 2 luglio, facendo arrabbiare e non poco il club. Su tutti, il nuovo allenatore, nonché ex compagno all'Inter e al Manchester City, Patrick Vieira, che al suo insediamento aveva "rimandato" il discorso cessione, affermando di aspettare Balotelli il primo giorno di raduno. Cessione che, però, sembra scontata, visto che tanti club, tra cui anche alcuni della Serie A, sono sul giocatore.
Così, però, non è stato. "Mario, ti aspetto il 2 luglio per preparare la nuova stagione - disse Vieira - il suo addio non è così scontato". E' arrivata la (non) risposta dell'attaccante azzurro, assente al via della stagione 2018/2019. L'entourage del classe '90, che ha un contratto fino al 30 giugno 2019, ha però fatto sapere che Balotelli, che è stato a disposizione nel primo ritiro dell'Italia di Roberto Mancini (dal 22 maggio ai primi di giugno) avrebbe avvisato in anticipo il Nizza riguardo il prolungamento delle sue vacanze, e come ulteriore giustificazione è stato aggiunto lo slittamento di alcuni voli. Versione che, però, non combacia con quella di Vieira che, oltretutto, pone un ultimatum a Balotelli. "Secondo il programma, tutti i giocatori dovevano essere qui, ma mancano loro due, e cercheremo di capire il perché. Non c'è stato nessun supplemento di vacanze, era previsto che Balotelli oggi fosse qui, e così non è. Voglio capire cosa vuole fare, perché io terrò solo giocatori che vogliono far parte del progetto". Dopo questa assenza, la sensazione, ancora più forte, è che l'attaccante abbia ancora una volta ribadito l'intenzione di andare via.