Claudio Ranieri non è più l'allenatore del Nantes. Tecnico e club si sono separati ufficialmente di comune accordo dopo appena una stagione (il suo contratto scadeva nel 2019). La decisione è sta presa al termine di un'annata difficile che ha visto i gialloverdi volare nella prima parte di stagione, chiusa con un incredibile 5° posto, che sarebbe bastato per l'Europa. Poi il rendimento della squadra è paurosamente calato fino a scivolare a metà classifica.
Addio anticipato e inevitabile per il tecnico italiano che ha guidato una squadra limitata e che è corteggiato da club più ambiziosi, anche in Premier League. Rimane l'ultima partita, sabato in casa contro lo Strasburgo per blindare almeno il decimo posto con 52 punti. Piazzamento onorevole, nonostante l'obiettivo iniziale fosse quello di fare quanto o addirittura meglio dell'anno scorso, quando Conçeiçao, subentrato a stagione in corso chiuse al settimo posto, con però 51 punti.
Una rottura che arriva dopo giorni di tensione. Il picco si è avuto quando Ranieri non si è presentato alla festa per i 75 anni del club e il presidente Kita ha reagito dichiarando: "Si tratta di una mancanza di professionalità, ma spero resti con noi". L'ex Roma aveva replicato: "Non ho trovato parcheggio, ma se il presidente non è contento di me può licenziarmi". Le due parti però fanno sapere di separasi senza animosità, anzi il Nantes ha pure lanciato l'hashtag "#graziemister". Ranieri, che nel comunicato pubblicato dal Nantes ha ricambiato ringraziando tifosi, giocatori e società, sarebbe in contatto con il Tottenham dopo il rifiuto alla proposta della Nazionale.