Champions League, Liverpool-Milan 3-2

Pubblicato il 16 settembre 2021 alle 23:09
Categoria: Notizie Champions League
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Diavoli contro i famosissimi “Reds”: sembra ai tifosi storici del Milan uno scenario già visto e non è proprio sbagliata questa sensazione. Nella mente è “stampato” il ricordo della finale di Champions tra i rossoneri e il Liverpool di Rafael Benitez e Steven Gerrard. E’ il Milan di Maldini. Pirlo, Kakà e Shevchenko con a capo Carlo Ancelotti. Il Milan del 2005 perse ai rigori ad Istanbul. La rivincita dei milanisti avvenne il 23 maggio del 2007 ad Atene: Pippo Inzaghi ipnotizza tutti calando la sua doppietta e il Milan tornò sul tetto del mondo.

Nel 2021, il Milan fa parte del gruppo B e si dovrà scontrare, oltre che con il Liverpool, l’Atletico Madrid e il Porto.

Ad Anfield, i diavoli hanno sfidato i diavoli, come se tutto doveva andare così: in realtà, i ragazzi di Pioli si sono battuti fino all’ultimo minuto di gioco e, anche per gli addetti ai lavori, è stato uno spettacolo bellissimo di calcio sotto gli sguardi di 50.000 spettatori. Mister Pioli progetta un 4-2-3-1 per combattere la compagine inglese distribuita sul campo con il tradizionale 4-3-3.

Ciò che brucia di più ai poveri ragazzi italiani è non aver potuto far il loro gioco che sanno fare: la tempesta dei ragazzi di Klopp ha quadruplicato le forze degli inglesi, mettendo sotto assedio la porta di Maignan, il nuovo portiere milanista. Il turbinio dei “Reds”, nel primo tempo, si è sviluppato durante la prima mezz’ora di gioco, non lasciando possesso palla ai ragazzi di Pioli.

Fabinho e Origi tirano a caso contro la porta rossonera nei primi cinque minuti; poi, sbloccano la partita al 9’ del primo tempo, passandosi la palla al limite dell’area, senza troppe difficoltà calcistiche; spunta dalla fascia destra della porta rossonera Alexander Arnold, il quale attraversa il campo con la palla in mezzo ai piedi come fosse sempre stata sua. Quest’ultimo, infuriato, dribbla Hernandez, evitando i rossoneri pericolosi, Kessie e Tonali, e vola verso la porta: Tomori vorrebbe prendere la palla in scivolata; il pallone rimbalza tra le sue ginocchia e sguscia, in maniera imprendibile, in fondo al sacco.

Dopo i primi dieci minuti di gioco, il Liverpool è passato in vantaggio nello stadio di Anfield il 15 settembre. Bastano altri cinque minuti ai “Reds” per sudare tutta la determinazione che hanno nel petto: a questo punto, incomincia Robertson, sempre contro la fascia destra della porta rossonera, che tira un calcio senza senso, con molta forza, contro Bennacer. Quest’ultimo, a sua volta, per difendersi il volto, allarga il braccio. L’arbitro polacco Marciniak ha ascoltato il VAR e assegna il rigore, ammonendo Bennacer. Il portiere Maignan ha parato il rigore insidioso di Salah assegnatogli dall’arbitro e, quando la palla rimbalza sui pugni dell’estremo difensore del Milan, ha attaccato consecutivamente Diogo Jota, proveniente dalla Spagna. Kjaer, il difensore danese del Milan, difende a questo punto: non è gol per il Liverpool.

Da quel momento, i rossoneri hanno accarezzato l’idea di poter vincere: Rebic al 42’ raccoglie un pallone preciso dai piedi di Leao, poi duetta con il compagno Saelemaekers, sotto la porta avversaria Rebic infilza il fidatissimo Alisson, il portiere dei “Reds”. I diavoli rossoneri finiscono il primo tempo in vantaggio: il lancio di tutto il corpo di Diaz insieme al pallone verso il fondo della rete è servito a spingerlo oltre la linea della porta avversaria, dopo velocissimi passaggi – quasi fosse un biliardo raffinato – Leao-Hernandez-Rebic-Hernandez.

Nel secondo tempo, la tela della squadra del Liverpool non cambia: Salah attacca la porta rossonera, anche fuori dal limite dell’area, forse per ipnotizzare gli avversari. Dopo una decina di minuti, dopo la ripresa, il Milan guadagna un calcio di punizione a proprio favore: Calabria tira in corner, a pochi metri c’è Hernandez e Leao, poi provano un passaggio aereo verso Kjaer. Il gol dei rossoneri è stato annullato per la posizione irregolare di quest’ultimo dal direttore di gara Marciniak.

Dal 60’ il Liverpool riprova ad attaccare sotto la porta dei milanisti; batte Alexander Arnold; Mané ha provato a tirare, pieno di forze, in sostituzione del compagno inglese Origi e Bennacer ribatte con la testa come meglio ha potuto fare. Henderson con il numero 14 si trovava proprio lì, al limite dell’area, e tira in porta in un punto dove Maignan non è potuto arrivare per parare.

Il terzo goal del vantaggio a favore del Liverpool ha fatto sbraitare il direttore tecnico, Paolo Maldini, che stava seguendo i propri ragazzi dagli spalti.

Brahim Diaz proverà a fare goal anche al 95’, ma il pallone prende una traiettoria sopra la traversa.

 

LA CLASSIFICA DEL GRUPPO B:

LIVERPOOL G.1, P. 3

ATLETICO MADRID G.1, P. 1

PORTO G.1, P.1

MILAN G.1, P.0

 

Il Milan non potrà perdere tempo nella preparazione delle prossime partite in Champion League perché incontrerà il 28 settembre l’Atletico Madrid e il 19 ottobre il Porto. Entrambi i matches si svolgeranno alle ore 21,00.

Grazie dell’attenzione.

Katiuscia Lalla