Londra 2012: le pagelle degli azzurri

Pubblicato il 13 agosto 2012 alle 09:09:53
Categoria: Olimpiadi
Autore: Redazione Datasport.it

Terminata la kermesse londinese, abbiamo dato i voti alla spedizione azzurra sport per sport. Ricordando che l'Italia era assente nel basket, nel calcio, nell'hockey e nella pallamano, ecco il giudizio di Datasport sulle discipline presenti.

Guarda la fotogallery dei protagonisti azzurri ai Giochi di Londra
 
Atletica leggera 5
Il problema non è essere all'anno zero, il problema è essere all'anno zero da troppi anni. Una sola medaglia - il bronzo di Donato nel triplo - ma soprattutto poche finali conquistate sul campo. Il voto è qualitativo, quantitativo e condanna non tanto gli atleti, che hanno offerto prestazioni in linea purtroppo con il loro valore, ma il Coni, che snobba l'atletica leggera - considerata in tutto il mondo la regina degli sport - restando indifferente di fronte alla morte di uno dei pochi meeting italiani come la Notturna di Milano. Ciliegina sulla torta, la mancata convocazione della diciannovenne Alessia Trost, oro il 15 luglio nei mondiali junior nell'alto femminile con 1,91: non era da podio, certo, ma vivere l'esperienza olimpica a Londra per lei sarebbe stato preziosissimo in vista di Rio 2016.
 
Badminton 5
Avevamo una sola atleta, Agnese Allegrini nel singolare femminile e quindi in sostanza si tratta di un voto individuale: 2 partite, 2 sconfitte in due set, nemmeno lottati. Niente di memorabile, anche se era difficile sognare.
 
Beach Volley 6,5
Eliminando negli ottavi la coppia Usa Dalhausser-Rogers, i nostri Lupo-Nicolai hanno realizzato un'impresa. Resta un po' di rammarico perché il quarto di finale con i "vecchietti" olandesi Nummerdor-Schuil era alla loro portata e avrebbe spalancato una finestra sul podio. Cammino analogo per la coppia rosa Menegatti-Cicolari: bene, benissimo fino ai quarti, ma qui la strada era sbarrata dalla coppia a stelle e strisce May Treanor-Walsh Jennings che hanno battuto le azzurre 2-0 per poi volare fino all'oro. voto comunque positivo: i progressi delle due coppie sono costanti e a Rio si potrà puntare in alto.
 
Boxe 8
Tre podi su 7 pugili al via sono tanta roba e non si dica che è mancato l'acuto, perché quello di Robertone Cammarelle da Cinisello Balsamo era preciso, penetrante e assordante. I giudici, però, hanno preferito dare ascolto alle ugole dei tifosi britannici togliendo al nostro un oro meritato per appenderlo al collo del baby di casa. L'argento di Russo e il bronzo della rivelazione Mangiacapre completano un tris da applausi. Peccato per Picardi, che poteva centrare il podio, mentre l'unica vera delusione è stata quella di Valentino, al quale anche il ct Damiani ha consigliato di darsi una svegliata: certi treni passano una volta ogni 4 anni.
 
Canoa 8
Spedizione con 8 atleti (5 uomini e 3 donne) e due gioielli preziosi: l'oro di Molmenti nello slalom e, gemma forse persino più preziosa, il quinto posto di Josefa Idem a 47 anni nel K1 500. Lei, in acqua e sulla terra ferma, rappresenta il meglio dello sport italiano. Una risorsa preziosa che il Coni deve assolutamente utilizzare.
 
Canottaggio 6,5
Una medaglia d'argento - che conferma il bilancio di Pechino - con il due di coppia Sartori-Battisti e altri 3 equipaggi in finale su 7 portati a Londra. Non male, anche se l'oro manca ormai da Sydney 2000.
 
Ciclismo 6
Al tramonto dei Giochi arriva dalla mountain bike il bronzo di Marco Aurelio Fontana, nome da imperatore e coraggio da gladiatore, capace di pedalare gli ultimi 500 metri senza il sellino della sua bici. Prima di Fontana poco: il quinto posto di Giorgia Bronzini nella prova su strada femminile, la prestazione incolore di Nibali e soci tra i maschi e il sesto posto nell'Omnium di Viviani, uno dei due soli pistard azzurri presenti a Londra, a conferma della crisi che attraversa il settore.
 
Ginnastica 6,5
Due bronzi: Morandi negli anelli e le "farfalle" nella ritmica. Era quello che ci si aspettava e il bilancio poteva essere anche più florido se l'esercizio di Vanessa Ferrari nel corpo libero fosse stato premiato - come forse meritava - con un punteggio che le valesse più del quarto posto. Peccato - ma senza troppi rimpianti - pure per Busnari anche lui ai piedi del podio nel cavallo con maniglie.
 
Judo 6
La ragazza di Calabria, Rosalba Forciniti, ha portato un bronzo inatteso che consente di non tornare a casa a collo scoperto. Le 4 medaglie di Sydney sono un ricordo ormai sfumato, peccato per il quarto posto di Verde che ha davvero sfiorato il podio e per la sconfitta nei quarti di Giulia Quintavalle.
 
Lotta 5
I tempi di Vincenzo Maenza da Faenza (oro a Los Angeles '84 e a Seul '88, argento a Barcellona '92) sono lontani, ma anche quelli di Andrea Minguzzi che 4 anni fa regalava all'Italia un oro inatteso. A questo giro ci presentavamo con un solo atleta, Daigoro Timoncini, anche lui di Faenza, ma eliminato nei sedicesimi di finale.
 
Nuoto 4
Voto alle prestazioni e alle polemiche che le hanno accompagnate, un voto molto basso anche perché le aspettative, dopo i buoni Europei di Debrecen, erano diverse. Zero medaglie in vasca - serve ricordarlo - non capitava da Los Angeles 1984, ma più della debacle è il modo che offende: l'Italia del nuoto lo ha fatto mostrando una litigiosità distante chilometri dal concetto di gruppo, tra accuse esplicite di protagonismo alla coppia da rotocalco Magnini-Pellegrini e critiche alle prove dei compagni della staffetta lanciate non nel chiuso degli spogliatoi, ma davanti ai microfoni delle Tv. Tutto brutto.
 
Nuoto di fondo 7
Martina Grimaldi nella prova femminile e Valerio Cleri in quella maschile: ne è uscito un bronzo dell'azzurra che ha confermato di essere una delle migliori interpreti della specialità a livello mondiale. Da dimenticare la prova del romano, giunto 17°.
 
Nuoto sincronizzato 6
Settimo posto in finale nel Duetto per le azzurre Lapi-Perrupato. Non da urlo, ma nemmeno deludente. Ora l'obiettivo è di allargare il gruppo per arrivare a Rio con un'intera squadra.
 
Pallanuoto 7
Il voto è la media del 9,5 che meritano Felugo e compagni e il 4,5 delle ragazze capitanate da Tania Di Mario, I maschi si confermano a livelli mostruosi dopo il titolo iridato dello scorso anno e, dopo un girone altalenante, eliminano prima i bi-campioni in carica ungheresi nei quarti e poi la Serbia in semifinale. Manca la ciliegina perché la Croazia di Rudic si dimostra più forte, nel girone e in finale: rimpianti zero. Le ragazze invece crollano e arrivano settime in un torneo a 8 squadre, battendo (due volte) solo le improponibili padrone di casa della Gran Bretagna. Per il resto, solo sconfitte con Australia, Russia, Cina e Stati Uniti.
 
Pallavolo 7
La medaglia di bronzo riporta i maschi sul podio, otto anni dopo Atene, e nobilita uno dei tornei più schizofrenici della storia di olimpia, sia al maschile sia al femminile. Gli azzurri con 3 sconfitte salgono sul podio, le azzurre con 2 masticano amaro. Conta quando vinci, of course. Savani e soci dopo un girone da contumelie si riscattano con un quarto di finale memorabile contro gli Usa, poi si inchinano al Brasile e, infine, si arrampicano sul podio ribaltando la sconfitta subita dalla Bulgaria nel girone. Leo Lo Bianco e compagne, invece, pagano carissimo l'ennesimo stop in un quarto di finale affrontato da favorite, dopo Atene 2004 e Pechino 2008. Fa male, perché la Corea del Sud che ci manda a casa, in semifinale e finale raccatta 0 set con Brasile e Giappone, proprio quel Giappone che si porta a casa il bronzo e che le azzurre avevano battuto 3-1 nel girone.
 
Pentathlon 5,5
Inutile negarlo: una po' di delusione c'è, perché se è vero che l'Italia non è più una potenza internazionale in questo sport, è altrettanto vero gli azzurri De Luca e Benedetti erano dati in ottime condizioni e il primo poteva puntare addirittura a riportare il pentathlon azzurro sul podio a 20 anni dal bronzo a squadre di Barcellona. Invece si sono dovuti accontentare del 9° e del 20° posto, meglio, ma poi non di molto, del 25° e del 27° posto delle ragazze Cesarini e Crognale.
 
Scherma 9
Il forziere azzurro, lo sport che caratterizza la nostra presenza alle Olimpiadi quanto la boxe per i cubani e la velocità per i giamaicani. Si torna a casa con 7 medaglie: 3 ori tutti nel fioretto (Di Francisca e le due squadre), 2 argenti (Errigo nel fioretto e Occhiuzzi nella sciabola) e 2 bronzi (Vezzali nel fioretto e la sciabola a squadre). La perfezione non è di questo mondo, ma da quanto visto in pedana c'era margine per fare addirittura di più. Peccato, per esempio, portare 3 azzurri nei quarti di finale del fioretto e poi restare a mani vuote, così come non era impossibile il podio nelle due gare di spada femminile.
 
Sollevamento Pesi 6
Un solo atleta, ma portare ai Giochi il diciassettenne Mirco Scarantino, figlio d'arte, significava seminare per il futuro anche se il raccolto non poteva certo giungere a Londra. E' arrivato 14°, ma dà già appuntamento a Rio.
 
Sport Equestri 5
L'ultima medaglia azzurra negli sport equestri risale a Mosca 1980, i Giochi dell'Unione Sovietica di Breznev. Questo sport nella storia ha portato all'Italia 24 medaglie (8 ori, 9 argenti e 7 bronzi), ma le chance di rompere il digiuno erano pari a zero e i risultati lo hanno confermato: nel dressage Valentina Truppa quindicesima, nel completo individuale Stefano Brecciaroli sedicesimo e Vittoria Panizzon ventitreesima.
 
Taekwondo 8,5
Cento per cento di successi, con due atleti in gara e due medaglie: l'oro di Molfetta e il bronzo di Sarmiento che bissa l'argento di Pechino. Sport in crescita, di praticanti e di successi azzurri. Unico minuscolo neo: il calcio dello spagnolo Garcia a 3 secondi dal gong del terzo e ultimo round che ha privato il napoletano della finale per l'oro.
 
Tennis 5,5
Il minimo sindacale, anche qualcosa in meno. Va bene che il sorteggio è stato un po' carogna (Fognini-Djokovic, Vinci-Clijsters ed Errani-Venus al primo tuno, Seppi-Del Potro al secondo), va bene che la superficie notoriamente non è quella preferita dai nostri, ma acciuffare una medaglietta dai doppi o dal misto non apparteneva alla categoria dei sogni impossibili. Il miglior risultato sono i quarti di finale di Errani-Vinci con le sorelle d'america e quelli del misto Bracciali-vinci, fuori al tie break lungo con i tedeschi Lisicki-Kas.
 
Tennistavolo 5,5
Avevamo Tan Wenling e Mihai Bobocica, entrambi eliminati al secondo turno: il giovane azzurro di origine rumena è stato battuto dall'austriaco Schlager per 4-2; l'esperta azzurra ha ceduto 4-3 alla russa Tikhomirova. Erano due incontri alla loro portata, ma una schiacciata in più non li avrebbe certo portati al traguardo del podio.
 
Tiro a segno 8,5
Il buongiorno a Londra 2012 arriva dall'argento di Tesconi nella pistola 10 metri, poi si scatena Niccolò Campriani che fa onore al suo ruolo da favorito: prima conquista l'argento nella carabina 10 metri, poi scala il podio di un gradino nella carabina 50 metri da 3 posizioni. Difficile chiedere di più.
 
Tiro a volo 8,5
"Facile colpire bersagli che stanno fermi", scherzano di solito gli azzurri con i colleghi del tiro a segno. Così, per non essere da meno, centrano piattelli e riempiono il piatto azzurro con l'oro di Jessica Rossi e l'argento di Massimo Fabbrizi, entrambi specialisti della Fossa.
 
Tiro con l'arco 8
Il 10 di Frangilli con l'ultima freccia della gara a squadre maschile è tra i momenti più emozionanti della spedizione azzurra. Un oro è più di quello che ci si attendesse, peccato che nell'individuale i nostri siano apparsi un po' scarichi e che le ragazze non siano riuscite a dare il meglio.
 
Triathlon 5,5
Alessandro Fabian ha chiuso con un onorevole 10° posto mentre Davide Uccellari non è riuscito a spiccare il volo chiudendo 19°. Sfortunatissima l'unica azzurra in gara, Anna Maria Mazzetti, caduta in bici quando era nel gruppo di testa.
 
Tuffi 7
Senza medaglie, ma con tanta emozione nel cuore. Londra 2012 lascerà in eredità le lacrime di Tania Cagnotto, beffata sia nella gara individuale del trampolino dai 3 metri, sia in quella a coppie con l'amica Francesca Dallapè. Due medaglie sfumate con tantissimi rimpianti: nel sincronizzato le azzurre hanno sciupato un'ottima prestazione con un errore nel penultimo tuffo, mentre nell'individuale Tania meritava il bronzo, sfuggito per 20 centesimi di punto a causa di una giuria un po' troppo benevola con la messicana Sanchez, finita terza dietro le due inarrivabili cinesi. Una doppia beffa che Tania non meritava né per la carriera né per la prestazione offerta all'Aquatics Centre.
 
Vela 5,5
E' vero che quattro barche su sette sono arrivate alla medal race, la regata che assegna le medaglie, ma è altrettanto vero che solo un paio ci sono arrivate con vaghe speranze di podio. Il comun denominatore degli azzurri è stata infatti una pessima partenza nelle prime regate che ha pregiudicato quasi per tutti la corsa al podio. Al conteggio si torna a casa con il 4° posto di Zandonà-Zucchetti, il 5° di Conti-Micol e il 9° dell'eterna Sensini. Soprattutto, si torna senza medaglie e nella vela non capitava da Barcellona 1992.

Guarda la fotogallery dei protagonisti azzurri ai Giochi di Londra