"Melissa Franklin la mia principale avversaria nei 200 stile libero? Ce ne sono diverse molto brave e competitive. Amo comunque focalizzarmi sull'obiettivo e pensare solo a domare la mia più temibile avversaria: Federica". A dieci giorni dall'inizio dei Giochi olimpici di Londra 2012, Federica Pellegrini è già concentratissima e consapevole che tutti gli occhi saranno puntati su di lei: "All'inizio era per me tutto un gioco - dice in un'intervista a Eurosport -. Poi crescono i risultati, aumentano le convinzioni e pensi in grande. Ma sinceramente mi sono immaginata in una finale olimpica solo dopo esserci sul serio, ad Atene nel 2004".
La 23enne nuotatrice veneta, prima donna italiana ad avere vinto un oro olimpico nel nuoto (a Pechino 2008), non si nasconde ed è pronta a prendersi le proprie responsabilità. Sara lei, a Londra, a capeggiare la staffetta azzurra: "Cerco di trasmettere forza e serenità, perché quando ci siamo preparate al meglio per un appuntamento i risultati vengono da sé. Stiamo sempre meglio insieme e questo spirito conta. Cosa si aspettano da me? Concentrazione al massimo su un obiettivo non individuale ma di squadra. E possono stare tranquille: darò sempre il massimo. Percepisco di essere per loro un punto di riferimento e un esempio. Cerco di non deludere mai le loro aspettative".
Federica Pellegrini svela, infine, uno dei segreti dei suoi successi: la concentrazione. "Entro in una sorta di mondo parallelo. Non vedo nulla e spesso non sento nemmeno. In rare occasioni mi è capitato di sentire le urla dei tifosi come ad esempio al Foro Italico durante i Mondiali di Roma 2009. Se dovessi incorniciare un momento particolare della mia carriera fino a oggi? Sicuramente l'oro di Pechino 2008. Un ringraziamento particolare? Ai miei genitori".