"Quattro anni fa piangevo, ora invece voglio essere contento guardando questo pezzo d'argento". Clemente Russo riesce a sorridere nonostante l'oro sfumato nella finale dei pesi massimi ai Giochi olimpici di Londra. Il pugile di Marcianise dedica la sua medaglia alla figlia di un anno. "E' grazie a lei che sono qui - ha sottolineato Russo -. Sono contento per quello che ho fatto. Ero convinto di vincere l'oro, ci riproverò tra quattro anni".
Parlando della finale persa contro l'ucraino Usyk, il pugile azzurro ha ammesso di essere arrivato stanco alla fine dell'incontro: "La mia testa voleva a tutti i costi l'oro, il corpo non ce la faceva - ha spiegato -. Non portavo i colpi con incisività, mi sentivo addosso proprio la 'mosceria'. Più di così non ne avevo, il fisico non mi rispondeva più".