Valentina Vezzali mastica amaro dopo il bronzo conquistato nella prova individuale di scherma, categoria fioretto. La regina della specialità deve accontentarsi della medaglia meno brillante, in un podio tutto marchiato Italia (oro alla Di Francisca e argento alla Errigo). "Ho abbracciato mia mamma che ha detto che sono stata bravissima. A casa porto un bronzo e mi spiace tantissimo: volevo fare cio' che nessuna donna aveva mai fatto alle Olimpiadi. Nella parte centrale dell'assalto con la Errigo ho sbagliato - rivela la portabandiera azzurra - Dovevo lavorare di piu' con le gambe e le ho dato io i tempi. L'avevo ripresa ma ho buttato fuori l'ultima stoccata: dovevo lottare e dare di piu', significa che doveva andare cosi'. Purtroppo, chi parte con i favori del pronostico ha sempre tantissima pressione addosso".
Un riscatto parziale c'e' stato con la sudcoreana Nam, a cui ha recuperato 4 stoccate in 22 secondi: "Ad un certo punto volevo tirare senza limiti, senza il freno tirato. Non avevo piu' nulla da perdere". La sua storia a cinque cerchi potrebbe non essere finita qui: "Non sono una che si piange addosso, dalle sconfitte trovo sempre una forza in piu'. Ora con la squadra voglio vincere una medaglia piu' pesante, poi voglio dare un fratellino o una sorellina a Pietro. Non e'detto che non trovi motivazioni per riprovarci a Rio, a 42 anni".