La Loreni Boxe non si arrende, semmai rilancia alla grande. Pur consapevole delle difficoltà che il nemico Covid 19 impone, costringendoci a mantenere alta la guardia per evitare ricadute deleterie per il nostro futuro sociale ed economico in particolare, il team guidato dal patron Mario, dal figlio Graziano e la compagna Francesca Monteleone manager project, con Mimmo Zambara nel ruolo di storico speaker, tornano venerdì 31 luglio ad allestire una stuzzicante serata allo stadio Rigamonti di Boffalora a Brescia, puntando sul tricolore supergallo, che Alessio Lorusso (10-4-2), 24 anni, detto “Mosquito” mette in palio contro Iuliano Gallo (9-3), 28 anni, calabrese di nascita, comasco adottivo (Binago), già tricolore nell’aprile 2018 a spese di Vittorio Parrinello, difeso contro Limone. Lasciato vacante per infortunio in allenamento. A quel punto inizia per Gallo un periodo nero con guai a non finire. Costretto a interventi chirurgici alle mani, quando dopo sette mesi di inattività affronta il francese Terry Le Courvior (15) per il vacante titolo UE, la situazione non certo delle migliori. Ugualmente la sera del 4 maggio 2019 a Varese disputa una prova maiuscola e la sconfitta sa di beffa. Una giuria incapace assegna per MD la vittoria al francese, tra la sorpresa generale. Dopo quel match entra in bacino di carenaggio per curare gli arti e poter proseguire l’attività. Indicato come sfidante ufficiale di Lorusso, inizialmente il match è fissato a maggio, ma la pandemia blocca il confronto. Il promoter Mario Loreni ha atteso con pazienza e venerdì prossimo, i due si troveranno di fronte per una sfida che assicura spettacolo, essendo entrambi portati allo scambio, anche se con diversa impostazione tecnica. Lorusso, dopo un 2018 nero (2 vittorie, un pari e 4 sconfitte), l’anno dopo compie progressi notevoli, sfruttando l’indubbio talento naturale, iniziando dal KO inflitto al romano Mondongo il 25 aprile a Brescia, poi il titolo italiano contro Jacopo Lusci a maggio, dove conferma l’atteso salto di qualità. Lorusso è un genietto della boxe, ha il senso dello spettacolo ma per troppi anni è stato vittima di un carattere impulsivo, che lo penalizzava. Delle quattro sconfitte, l’unica reale è contro il livornese Jonathan Sonnino (12-1-1) il 12 marzo 2018 a Seregno. Sonnino è un ottimo tecnico, rapido e preciso, difficile da inquadrare, unico suo vincitore proprio Mondongo, che lo ha spedito KO nell’ultimo round dei sei previsti, avanti nel punteggio. Mentre Lorusso contro lo stesso avversario ha vinto due volte prima del limite.
Dopo la sfida con Gallo è probabile che proprio il livornese diventi il prossimo avversario del campione. Tra l’altro nella classifica UE, sono presenti tre italiani (Gallo 3, Sonnino 6 e Lorusso 7). Al momento il titolo è vacante e stando all’EBU, il match per l’assegnazione del titolo è fissato l’8 agosto a Savonlinna in Finlandia, tra lo spagnolo Sanchez Romero (12-0-1), 30 anni, che risiede in Finlandia dal 2016 e l’inglese Jason Cunnigham (28-6), 30 anni. La serata scandinava allestita da Maki, ha come match clou, l’europeo leggeri tra il kosovaro Edis Tatli (32-3) a sua volta nazionalizzato finnico e l’italiano Gianluca Ceglia (15-3-1). Molto probabile che il campione italiano venga scelto come sfidante all’EU, se il francese Le Courvor, passerà la mano, puntando al titolo assoluto. La serata bresciana a porte chiuse, verrà trasmessa in diretta su Rai Sport, dalle 23 alle 24, sia il tricolore che un altro match di contorno, che prevede altri cinque incontri. Nei supermedi il non più verde novarese Fabio Renna ( 5-4.2) 38 anni, sorretto da una passione infinita e da uno sponsor amico come Mazzetti che assicura il più dolce addio dalla madre terra, trova il croato Matija Petrinic (1-3), 20 anni, da considerare una specie di nipote, sui 6 round. Diverso il derby lombardo tra i medi Simone Brusa (4-2-1), figlio d’arte e l’esuberante varesino Marco Miano (4-2-1) entrambi di 25 anni, che sopperiscono alla carenze tecniche con il temperamento. Il mediomassimo Stiven Leonetti Dredhaj (5), 24 anni, residente a Savigliano nel cuneense, ha ambizioni di vertice e l’avvio nei pro sembra confermare questo sogno. Ad affrontarlo l’altro croato Mario Katic (1-5), 32 anni, attivo tra il 2007 e 2008, dove raccoglie 5 sconfitte a fila e appende i guantoni al chiodo. Il 22 febbraio 2020, li riprende e accetta di andare a combattere a Ghent in Germania, dove affronta il belga Geoffrey, 25 anni, considerato un buon elemento. Katic a sorpresa spedisce il belha KO al secondo round e ottiene la prima vittoria dopo un silenzio di 12 anni! Sulla carta, Dredhai, origini albanesi, parte favorito, ma dovrà fare attenzione, visto che anche il belga era dato vincente netto e si è ritrovato con la terza sul tappeto. Da seguire i due nuovi prospetti entrati nella scuderia Loreni. Nei medi il tarantino Giovanni Rossetti (1) 19 anni, campione italiano dilettanti lo scorso dicembre, agli assoluti di Roma. Il più giovane del torneo, ha scelto il professionismo, ritenendo che per i Giochi di Tokyo sia già stato deciso il titolare azzurro. Per non fare nomi, il siciliano Salvatore Cavallaro, e i suoi mentori hanno preferito per Giovanni, la strada del professionismo. Rossetti, mamma cubana dove è nato il 2 novembre 2000 e papà tarantino, ha mantenuto sempre la nazionalità italiana, Fisicamente è già costruito, ha boxe lineare e discreta potenza. All’esordio avvenuto nella sua città, il 15 febbraio scorso, ha dominato il mestierante Giuseppe Rauseo (2-54-4) e il secondo test è all’altezza, si fa per dire, del predecessore. Si tratta del varesino Christian Bolzoni (5-25-4) attivo dal 2006, brevilineo scoordinato ma generoso, di “soli” 48 anni, la cui utilità di affrontarlo è la difficoltà e il costo di avversari più consoni. Il secondo giovane talento è il welter fiorentino Yassime Hermi, 18 anni compiuti il 26 febbraio, allievo del maestro Boncinelli, grande promessa fin da youth, dove ha raccolto l’argento europeo lo scorso anno. Ha scelto il professionismo, avendo riscontrato all’interno della squadra azzurra, situazioni non gradevoli. Scelto per il debutto, l’esperto barese Danilo Cioce (2-6-1) 33 anni, primo match da pro nel 2014, stop fino al 2018 dove raccoglie 2 vittorie, un pari e una sconfitta. Nel 2019, 5 sconfitte dignitose, l’ultima contro il mancino Gianluca Picardi (8). Avversario più che valido per Hermi, che in partenza dovrà stare attento e muoversi sulle gambe, essendo Cioce un attaccante. Apriranno i dilettanti con un contorno canoro.
Mario Loreni, illustra il programma stagionale, che dopo Brescia ha fissato altre serate: “Dopo la forzata pausa, imposta dal Covid 19, ho preso atto della grande voglia di combattere di tutti i mei pugili. Questo mi ha spinto a tentare un ritorno prima del previsto. Dando modo ai ragazzi di combattere e quindi di avere anche un riscontro finanziario oltre che arricchire il proprio record. Vedremo sul ring campioni italiani e ragazzi promettenti. In attesa di presentare la difesa europea di Luca Rigoldi, contro il quotato inglese Gamal Yafai, che potrebbe avvenire a Verona a fine anno, sotto l’egida della Matchroom Italy dei Cherchi, con la quale c’è ottima collaborazione. La prima tappa di Brescia, ritengo sia un bel segnale di riscossa a cominciare dal tricolore supergallo, tra due pugili di valore europeo. Il vincitore tra Lorusso e Gallo, ha forte opportunità di combattere per l’Unione Europea. Ma anche gli appuntamenti di Porto Viro nel rodigino il 21 agosto col tricolore supermedi tra Etinosa Oliha (10) il campione e Andrea Roncon (14-4-1) lo sfidante e la non meno importante serata del 25 settembre a Marcianise nel casertano, con la sfida valida per l’Internazionale IBF leggeri, tra Mimmo Valentino (9-1) e il genovese Mohamed Khalladi (13-8-1), entrambi trasmessi su Rai Sport, saranno importanti e positivi riferimenti per il rilancio della boxe italiana”.
Giuliano Orlando