Ai margini dell'uscita italiana di Valerian, Luc Besson è stato interrogato dal Corriere dello Sport in merito all'eventualità di dirigere un film sportivo.
Alla domanda, il regista francese ha risposto con un categorico "No!"
Amo lo sport, ma non i film sportivi, perché la vita è in grado di scrivere delle storie che noi non siamo neanche in grado di immaginare.
Pensate a Bolt, che ha conosciuto il fallimento alla fine della sua carriera, o alla tragedia che ha colpito Michael Schumacher, uno dei miei grandi eroi. Nessuno sceneggiatore potrà mai essere in grado di catturare il dramma della vita reale. Anche nel caso di Senna, sappiamo che 5 minuti prima dello schianto ha detto ai box che qualcosa non andava con la macchina, ma poi nessuno sarebbe in grado di entrare nella sua testa.
Le storie di questi eroi mi hanno affascinato molto, ma nn sono replicabili, secondo me, sotto il profilo delle emozioni al cinema.