"Il passo indietro di Tavecchio in questo momento non è ipotesi sul tavolo, ma ci sta. Lui deve rispondere alla sua coscienza". E' durato quasi due ore e mezzo l'incontro tra il presidente del Coni Giovanni Malagò e il candidato alla guida della Figc Carlo Tavecchio, finito nell'occhio del ciclone per la dichiarazione razzista sui giocatori extracomunitari e banane. "Non si può accettare una frase come quella detta da Tavecchio l'altro giorno - spiega Malagò - : non la può accettare tutto lo sport e non solo. Lui ha ribadito le scuse già fatte pubblicamente".
A chi gli chiede se ci siano possibilità di vedere eletto Tavecchio nuovo presidente della Figc nonostante la gaffe, Malagò risponde: "Se la democrazia elettorale, e l'autonomia che deve essere preservata, chiede questo bisogna saperlo accettare - continua il numero uno dello sport italiano -. E a quel punto credo che la cosa migliore sia preprarsi a quello che può succedere dopo l'11 agosto, perché credo che il contesto non possa migliorare. Ho parlato con lucidità e sicuramente la pressione non cambierà". Malagò chiude manifestando il suo scetticismo sulla possibilità di un commissariamento della Figc: "Esiste soltanto se i candidati dovessero ritirarsi, non c'è altra possibilità perché le regole sono molto chiare".