Un fulmine a ciel sereno che ha movimentato Roma e i tifosi romanisti: dopo l'annuncio dell'accordo raggiunto con il Bordeaux per Malcom, la trattativa che avrebbe dovuto portare il talento brasiliano nella capitale si è inceppata. Motivo? L'inserimento portentoso del Barcellona che ha portato il club francese a rimangiarsi la parola ed accettare l'offerta blaugrana. Il ds della Roma Monchi ha parlato al canale ufficiale della società, lanciando un forte messaggio a tal proposito.
“Quello che è successo con Malcom è facile da spiegare, ma complicato da capire. Abbiamo iniziato una trattativa con il Bordeaux e con il giocatore, tramite il suo procuratore una settimana fa. Dopo tre o quattro giorni di intenso lavoro, nella giornata di ieri abbiamo trovato un accordo, attorno alle 17:00, con il procuratore, con il calciatore e con il Bordeaux. La trattativa era chiusa, abbiamo avuto anche il permesso e l’autorizzazione a far viaggiare il giocatore per venire qui a fare le visite mediche. Aveva un aereo alle 21 che sarebbe arrivato alle 23: tutto era chiuso" - ha dichiarato Monchi, visibilmente irritato. L'ex Siviglia ha anche aggiunto: “Una volta trovato l’accordo con il Bordeaux, trenta minuti dopo mi ha chiamato il loro presidente per dirmi che siccome c’erano tante voci sulla trattativa chiusa, per loro sarebbe stato meglio fare un comunicato ufficiale sull’accordo. Ho detto che per noi non sarebbe stato il massimo, perché siamo quotati in Borsa, ma loro hanno insistito e hanno pubblicato un Tweet per annunciare l’accordo. Per questo motivo, anche noi siamo stati costretti a fare la stesa comunicazione. Tutto era chiuso, ma un’ora dopo l’uscita della comunicazione, hanno cominciato a girare voci che parlavano di un interesse del Barcellona. È vero che io, giorni fa, ero a conoscenza del fatto che tante squadre erano interessate a Malcom, tra cui il Barcellona. Sono rimasto molto sorpreso quando uno dei procuratori del calciatore mi ha chiamato dicendomi che il Bordeaux aveva vietato il viaggio del giocatore a Roma. Ho chiamato Stephane Martin, il loro presidente, e lui mi ha detto che era arrivata un’offerta del Barcellona superiore alla nostra e che se noi non avessimo alzato la nostra non avremmo mai preso il calciatore. Gli ho detto che avevamo trovato un accordo, che tutto era chiuso, ma lui ha ribadito che nulla era stato firmato e, nonostante avessimo inviato i documenti, non si poteva fare niente. Ho informato il nostro presidente, comunicandogli l’accaduto e lui mi ha chiesto di andare avanti e di fare un’offerta superiore a quella del Barcellona, anche contro la mia opinione, ma lui ha insistito e mi ha detto “vai avanti, direttore”.
La chiusura di Monchi è dedicata ai tifosi giallorossi: “Mi dispiace per quello che è successo, ma credo che la società abbia fatto molto di più di quanto concordato con il Bordeaux. Il presidente Pallotta, ci tengo a sottolinearlo, ha voluto alzare al massimo la nostra offerta, ma quando la trattativa è diventata un’asta abbiamo deciso di uscirne. Chi vuole venire alla Roma bene, chi non vuole venire non va bene. Dico ai nostri tifosi che stiamo continuando a lavorare e che troveremo un giocatore che vuole venire alla Roma e che sia uguale o più forte di Malcom”.