All'Etihad Stadium, il Manchester City di Guardiola parte con un buon vantaggio ma il Real Madrid di Zizou Zidane non vuole abbandonare l'idea di poter completare una stagione da sogno dopo la vittoria in Liga
Una stagione dai due volti quella del Manchester United che ha terminato il campionato al secondo posto con un distacco abissale dal Liverpool (-18), non riuscendo così a difendere la Premier conquistata un anno fa. Ma la vittoria più importante non è rappresentata dal sesto Community Shield o dalla settima Coppa di Lega ottenuti in questa stagione perché è notizia di qualche settimana che l'UEFA ha confermato la decisione del CAS di assolvere i Citizens dall'accusa di aver violato le regole sul Fair Play Finanziario, revocando così la squalifica di due anni dalle Coppe. Una vittoria per certi versi inaspettata che tranquillizza l'ambiente e in primis lo stesso Pep Guardiola, confermatissimo in panchina e sempre più convinto di rimanere in quel di Manchester. La squadra si concentra ora sulla sfida di ritorno degli ottavi di finale di Champions League perché all'Etihad Stadium arriva un Real Madrid rinfrancato dalla vittoria della Liga, anche se il risultato dell'andata al Bernabeu (2-1 per il Manchester City con gol di Gabriel Jesus e De Bruyne su rigore a rimontare il vantaggio delle merengues firmato Isco) dà un grande vantaggio agli inglesi, che possono giocare per due risultati su tre e concedersi anche il lusso di una sconfitta per 1-0.
Dall'altro lato del campo, al contrario, c'è un Real Madrid che non potrà permettersi di fare alcun tipo di calcolo: il risultato del match del Santiago Bernabeu, appunto, rappresenta una sentenza inappuntabile ma Benzema e compagni hanno ancora a disposizione 90' di gioco per provare a ribaltare un esito che, ai più, appare già scritto. Il fatto che si potranno utilizzare 5 sostituzioni rappresenta un vantaggio per il City, che può disporre di una rosa molto attrezzata con doppioni di pari livello in quasi tutti i ruoli nevralgici del campo ma anche il Real Madrid ha mostrato, dalla ripresa del campionato post-lockdown e le dieci vittorie consecutive in Liga non possono che far suonare un campanello d'allarme in casa City. Le merengues hanno rosicchiato punti al Barcellona prima di completare il sorpasso e conquistare con ampio vantaggio e grande meriti una Liga che, prima del Coronavirus, sembrava pronta a tingersi di blaugrana. Il Real Madrid non gioca dal 19 luglio, ossia dal pareggio per 2-2 contro il Leganes (gol di Sergio Ramos e Isco) a titolo già assegnato mentre il City ha giocato l'ultima partita il 26 luglio, vincendo 5-0 contro il già retrocesso Norwich.
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