Altro che Ibrahimovic e Pogba, il sogno di Mourinho è un altro e si chiama Lionel Messi. Lo Special One, appena approdato ufficialmente sulla panchina del Manchester United dopo la fallimentare stagione alla guida del Chelsea culminata con la rescissione consensuale del contratto lo scorso dicembre, avrebbe chiesto alla dirigenza dei Red Devils di sondare il terreno con l'argentino cinque volte Pallone d'oro. E così è stato visto che, secondo il Daily Mail, nei giorni scorsi ci sarebbero già stati un paio di contatti.
Missione praticamente impossibile per Mourinho, considerato che Messi è letteralmente blindato dal Barcellona: ha un contratto con i blaugrana fino al 2018 con una clausola rescissoria da 250 milioni di euro. Ma il calcio, si sa, è imprevedibile e un aiuto allo Special One - e ai tifosi dello United che sognano il colpo del secolo - potrebbe arrivare fuori dal campo, precisamente da un'aula di tribunale.
In questi giorni, infatti, Messi è al centro dell'interesse mediatico non per i suoi gol o per le sue prodezze, ma in quanto imputato in un processo con l'accusa di frode fiscale: l'accusa è di avere sottratto al fisco almeno 4 milioni di euro tra il 2007 e il 2009, la richiesta di condanna è di 22 mesi di carcere. "Faceva tutto mio papà, io firmavo e basta", la difesa di Messi in tribunale. A prescindere dalla sentenza, l'aria intorno a Messi si è fatta improvvisamente più pesante e l'opinione pubblica spagnola - alle prese con una crisi economica che continua a mordere - non sembra disposta a chiudere un occhio nemmeno di fronte a un campione come lui. Cambiare vita, magari trasferendosi in Premier League, potrebbe quindi diventare per il fuoriclasse argentino un'ipotesi da prendere seriamente in considerazione. Mourinho e lo United incrociano le dita.