L’instancabile promoter bresciano Mario Loreni col supporto della Boxe Mantova (Bruno Falavigna) e il sostegno del Comune di Mantova, allestiscono per venerdì 13 novembre, nella Palestra Boni, purtroppo senza la presenza del pubblico, ma con la diretta televisiva di Raisport, che riprende la serata, imperniata sulla sfida tricolore welter, tra l’intramontabile crotonese Tobia Giuseppe Loriga (31-8-3), 43 anni e non sentirli e lo sfidante Dario Socci (12-5-2), salernitano di 32 anni, giramondo fin dall’esordio al professionismo, avvenuto l’11 agosto 2012 negli USA, dove ha disputato i primi tre incontri. Dal 2014 al 2016 si è spostato in Germania, sostenendo 10 match (6+1-3=1 NC) salendo anche nelle classifiche delle varie sigle. Pugile molto generoso, dal gran ritmo, resistente e pugnace. Alla fine del 2016 va in Messico, nel 2017 si sposta in Sud Africa per disputare l’Intercontinentale IBF contro il locale Tsiko Mulovhd (12-7-3), che lo batte di stretta misura. Tra il 2018 e 2019 combatte ancora in Messico, Germania e nella Repubblica Ceca, dove vince tre match consecutivi. Il 21 dicembre 2019, si lascia ingolosire dalla borsa che la MTK Global inglese gli offre per la sfida nei superwelter dell’europeo IBF in Inghilterra. Purtroppo i chili regalati a Troy Williamson (14-0-1), e una ferita all’occhio sinistro a match, alla lunga pesano e per la prima volta perde per KO al decimo e ultimo round. Incredibile ma vero, la sfida di Mantova è anche il debutto in Italia. Per quanto riguarda il campione, il suo curriculum è più che ventennale, avendo iniziato a frequentare la palestra al tempo della scuola. Professionista dal 2003 a 26 anni, resta imbattuto fino al 2008, con 24 vittorie e un pari. In quel periodo vince titoli internazionali e il tricolore welter a spese di Luca Pasqua, prima di partire per il Messico, dove affronta Julio Chavez jr. per il titolo americano WBC, cedendo al non round dopo una gagliarda battaglia. Dopo la sconfitta col campano Annunziata, che gli costa il titolo nel settembre, annuncia il ritiro. Quattro anni dopo ci ripensa e torna sul ring. Alterna vittorie e sconfitte e sembra ormai sulla china del definitivo ritiro. Sbagliato, nel 2017 batte Michele Esposito e torna campione, Morello lo spodesta ma non demorde. Pari con Cristofori e poi l’inattesa vittoria, forse generosa, nella sua Crotone il 4 ottobre 2019 di fronte al campione Emy Cavallucci, che appare incredulo al verdetto. Dopo 13 mesi di inattività, torna a combattere sulla soglia dei 44 anni, deciso a mantenere la cintura, Come il suo sfidante che si è allenato a Roma, ha la stessa ambizione di sfilargliela. Di certo non sarà un match noioso. Doveva esserci un secondo tricolore quello dei superleggeri, con l’albanese di Bologna, Arblin Kaba(12) prima contro Luciano Randazzo e poi Andrea Scarpa, entrambi rinunciatari dell’ultimo momento. Per farlo combattere anche senza titolo in palio, è stato trovato il tunisino residente a Genova, Mohamed Khalladi (14-8-1), recente campione Intercontinentale IBF, avendo messo KO al secondo round, il casertano Mirko Valentino tra la sorpresa generale, avversario già in lizza lo scorso anno, come sfidante. Sicuramente nel cambio aumenta il rischio per il campione, trovando un avversario dal pugno pesante. A completamente della serata, torna a combattere il milanese Alessio Lorusso (11-4-2), che ha rinunciato al tricolore supergallo, per scendere di categoria in vista della sfida col campione Vincenzo Picardi (2), 37 anni, colonna della nazionale per oltre un decennio, passato pro nel 2019, che difende il titolo il 21 dicembre a Maclodio (Bs) contro il non facile siracusano Gianluca Conselmo (6-1), col quale ha un conto in sospeso. Agli assoluti di Bergamo 2016, in semifinale lo sconfisse clamorosamente, una delle pochissime contro connazionali. Per cui la sfida ha il pepe sulla coda. Nel record di Conselmo figura anche un successo contro Lorusso il 6 luglio proprio a Mantova. “Chiunque sia il vincitore lanceremo la sfida, convinti che Lorusso può batterli entrambi” questo il parere del promoter Loreni. Il test di Mantova è Cristian Narvaez (16-23-5), nato in Nicaragua, pro dal 2013 a 18 anni, trasferitosi in Spagna nel 2018, abbonato alle sconfitte sempre ai punti, salvo una sola occasione. Lorusso lo conosce bene per averlo affrontato il 21 dicembre scorso ad Alzate Brianza, battendolo ai punti. Probabilmente si ripeterà lo stesso verdetto, in attesa della stuzzicante sfida con Vincenzo Picardi. Nei supermedi due imbattuti, il piemontese-albanese Stiven Leonetti Dredhai (6), 25 anni, contro il toscano Leonardo Balli (3) 22 anni, sui 6 round. Altro test per il superwelter Yassin Hermi (3), il talento fiorentino di 18 anni, che la FPI si è lasciata sfuggire maldestramente, in un momento dove il settore maschile dei dilettanti è poco sopra l’anno zero, trova l’irpino Luigi Mantegna (2-81-2), 44 anni, che potrebbe essergli padre, il pugile italiano in attività col numero più alto di sconfitte, allergico ai KO. Solo cinque su 81. Non spetta certo al sottoscritto indicare la tattica di Hermi, avendo un maestro come Boncinelli di assoluta eccellenza. E’ auspicabile che il ragazzino non si faccia prendere dalla fretta, ma faccia esperienza contro un collaudatore senza potenza ma dal provato mestiere. Da segnalare che il 21 novembre al Palazzetto Monterotondo di Roma, Davide Buccioni, in attesa del grande evento del 27 a Fondi (Latina) per il mondiale superpiuma IBO, tra Magnesi e Kinigamazi, mette in programma due tricolori.
Giuliano Orlando