Lippi: "Tante vittorie con la Juve, ma Berlino..."

Pubblicato il 15 marzo 2012 alle 17:16:36
Categoria: Nazionali
Autore: Redazione Datasport.it

"Con la Juve ho fatto incetta di scudetti e coppe più o meno importanti, ma non c'è niente di paragonabile al trionfo come ct della Nazionale". A parlare è Marcello Lippi, in un'intervista a Mediaset Premium in onda domani alle 23, nel corso della trasmissione 'La tribù del calcio'. L'ex commissario tecnico dell'Italia ritorna sul trionfo di Berlino: "Ero a capo di un gruppo pazzesco, straordinariamente forte, che partita dopo partita accumulava energia positiva e la trasformava in forza e sicurezza - ricorda -. In semifinale abbiamo battuto la Germania nel suo covo di Dortmund, davanti a 75.000 tedeschi che ti zittivano, giocando la miglior partita di tutto il Mondiale".

A proposito dei festeggiamenti dopo la finale vinta con la Francia, Lippi rivela: "Sono tornato in albergo, mi sono chiuso in stanza, ho preso un sigaro, un bicchiere di whisky, ho messo il dvd nel televisore e mi sono riguardato tutto: prepartita, partita, postpartita, bevendo e fumando ho fatto le 6 del mattino. Senza mai dormire".

Anni prima del trionfo Mondiale, però, il tecnico ha vinto tanto con la Juventus. Lippi fa un paragone su due delle finali disputate dai bianconeri con lui in panchina: "Nella prima, nel 1996 contro l'Ajax, finiti i supplementari c'era la fila di giocatori a chiedere di battere i rigori e io ho dovuto solo sceglierne cinque - racconta -. E abbiamo vinto. A Manchester, invece, dopo la partita giocata contro il Milan, c'era chi salutava la fidanzata, chi si voltava dall'altra parte. Insomma, ho capito che lo stato d'animo non era quello giusto, e infatti abbiamo perso".

Lippi continua ad analizzare le finali disputate: "Mi è stato rimproverato di aver giocato quattro finali di Champions e di averne perse tre, ma nessuno considera che noi negli stessi anni abbiamo vinto lo scudetto, magari anche solo qualche giorno prima di disputare il match, contro squadre che avevano come unico obiettivo la Coppa, e comunque - conclude il tecnico di Viareggio -, l'unica finale persa che abbiamo giocato veramente sotto tono è stata quella con il Milan".