La scorsa estate abbiamo fatto una crociata a favore di Claudio Marchisio. Quando c’era la semplice ipotesi di un inserimento del centrocampista nell’affare Vucinic prendemmo una posizione ben precisa: ovvero la fondamentale importanza di Claudio per un nuovo ciclo in bianconero. E anche ad aprile ci eravamo esposti sull'indispensabilità del giocatore per i piani della Juventus. Certo, c’era stata qualche incomprensione legata al contratto, ma la difficoltà di trovare sostituti all’altezza in quel ruolo e la modernità di Marchisio ci avevano fatto tirare le somme in modo abbastanza chiaro e netto.
La Juve di sicuro non si è pentita di averlo confermato: è stato dall’inizio un pilastro per Antonio Conte, l’allenatore ha cambiato modulo per ospitare Vidal (acquisto di grido) pur di non rinunciare a Claudio. Ora anche Prandelli sta memorizzando sempre più l’importanza di Marchisio per gli azzurri. Non sono soltanto i tre gol in pochi giorni (due al Milan, uno alla Serbia) a fare la differenza, ma la qualità di un centrocampista ormai decisivo.