Alex Schwazer è tornato. A quattro anni dalla squalifica per doping, l'altoatesino offre una clamorosa prova di forza trionfando nella 50 chilometri di marcia a squadre, trascinando l'Italia al primo posto nella competizione. Alla prima occasione disponibile, Schwazer centra dunque in scioltezza il pass per Rio 2016: gara dominata, l'azzurro va in fuga ai 25 km e vince in 3h39'00", con 3'39" sull'australiano Tallent e 5"02 sull'ucraino Glavan.
Oltre tre minuti e mezzo di distacco al campione olimpico di Londra 2012. Alex Schwazer si ripresenta così: a quasi otto anni dalla medaglia d'oro di Pechino, a quarantacinque mesi di distanza dalla drammatica (per lui e per lo sport italiano) squalifica per Epo, a Roma l'altoatesino domina senza batter ciglio una 50 km di marcia a dire il vero poco competitiva, vista l'assenza dei russi e dei cinesi più forti. Poco importa, perché la prestazione di Schwazer, che non correva in gare ufficiali da tre anni e nove mesi, è mostruosa.
Una gara da robot, senza mai scomporsi e con una progressione spaventosa negli ultimi 10 chilometri. Occhiate al cardiofrequenzimetro, doppiaggi sugli avversari e incoraggiamenti ai compagni di squadra. Se Schwazer è la punta dell'iceberg, c'è da valutare anche la prova di tutto rispetto degli altri azzurri: Marco De Luca è quarto, Teodorico Caporaso è quinto con Matteo Giupponi sesto e Federico Tontodonati nono. Insomma, una giornata storica per la marcia italiana: e tutta l'atletica ora può guardare a Rio 2016 con rinnovato entusiasmo. Lasciando da parte le polemiche.