Se fosse una gara, avrebbero vinto tutti. Erano in 300 oggi alla Marcialonga Story, difficile raccontare le emozioni, le soddisfazioni, le “vicissitudini” e l’abbigliamento davvero d’epoca in una sfilata unica e speciale, da Lago di Tesero ai trampolini di Predazzo, 12 km a ritroso sul tracciato Marcialonga.
Il ‘viaggio’ di Marcialonga è iniziato questa mattina al centro del fondo di Lago di Tesero dove il tempo sembrava essersi fermato agli anni ’70, quando gli sci erano in legno o in plastica, così come le racchette e poi gli scarponcini e l’abbigliamento rigorosamente dell’epoca.
Prima della partenza ufficiale della 10.a edizione della Marcialonga Story, il presidente di Marcialonga Angelo Corradini assieme alla ‘Soreghina’ Silvia Zorzi e al campione olimpico Franco Nones hanno consegnato la targa del km 3 al sindaco del Comune di Panchià, Gianfranco Varesco.
Il gruppo di sciatori, dopo aver affrontato un giro di lancio sulla pista olimpica, ha proseguito in direzione dello stadio del salto di Predazzo. Tra sorrisi, foto ricordo, e battute scambiate con la gente del posto lungo le strade, i 300 hanno tagliato l’arrivo davanti ai trampolini. Primo, si fa per dire, il russo Alexander Panzhinskiy: “C’erano molti spettatori a tifarmi e oggi in Val di Fiemme mi sento come a casa. Ringrazio gli organizzatori di Marcialonga, riescono a fare un lavoro grande e importante”. Con gli sci ritrovati nel vecchio fienile seguiva Andrea Pigaglio e ancora terzo Angelo Andreola, con gli sci del 1969. La Story parla russo anche al femminile, prima Svetlana Pogrebenko, che sorridente commentava: “È la mia prima esperienza. L’atmosfera è magnifica, con tanta gente lungo la pista che tifa, è davvero bello!”
“Marcialonga è importantissima per la nostra valle e tutti in qualche maniera ci partecipano, questa è una passeggiata più che una gara, ma è bello così”, ha commentato a Predazzo l’ex fondista pluri medagliata Antonella Confortola, seconda tra le donne. Vestita di tutto punto con una borsetta vintage a tracolla Nicole Monsorno, terza: “È stato bellissimo passare per i paesi dove c’era un sacco di gente che ci batteva le mani”. Anche il sindaco di Trento Franco Ianeselli ha indossato oggi gli sci, assieme al presidente del consiglio comunale Paolo Piccoli: “Non sciavo da quando ero bambino, poi da sindaco di Trento un paio di sciate alle Viote me le sono fatte e qui è bellissimo”. Lorenzo Moggio ha voluto ricordare il papà Roberto, uno dei fondatori di Marcialonga: “Una sensazione bellissima, era la prima volta che partecipavo alla Story ma ho corso cinque volte la Marcialonga, tanti anni fa negli anni ruggenti. Ho voluto dedicare a mio padre questa splendida manifestazione”. Presente anche Marco Albarello, campione olimpico e mondiale nello sci di fondo: “Grazie alla Marcialonga per la stupenda accoglienza, pista e pubblico fantastici, fino a un km dal traguardo ero insieme ad Antonella Confortola che mi ha scortato fino all’arrivo.” Scortato invece dalla moglie e da un bel gruppo di amici l’ex azzurro del fondo e ora skiman Cristian Zorzi: “Adesso posso dire di aver fatto tutte le Marcialonghe, ma la Story è la più bella e divertente. Domani non ci sarò, farò un po’ di telecronaca e poi partirò per Pechino.” Si sono nascosti tra il gruppo anche alcuni ‘Senastory’, ovvero coloro che hanno partecipato a tutte le edizioni della Story, tra cui un’emozionata Gloria Trettel.
Poi nel pomeriggio tutti a Lago di Tesero alla Marcialonga Stars, una sfilata di VIP e persone comuni per sostenere la LILT trentina del presidente Mario Cristofolini, un momento di solidarietà per le attività che LILT svolge per i malati di cancro. Una cavalcata con gli sci da fondo, le ciaspole o di corsa, solo per esserci. Ed hanno voluto farlo anche Franco Nones, Marco Albarello, Cristian Zorzi, Roberto Sighel, Jonathan Wyatt, ma anche il sindaco Ianeselli, l’assessora Segnana, il presidente del consiglio provinciale Walter Kaswalder, i consiglieri Cavada e De Godenz, diversi membri del Lions Club valligiano e tanti sportivi. Per dovere di cronaca, citiamo i primi due a transitare sul traguardo con gli sci, Riccardo Lucianer e Marzia Lucianer, con le ciaspole o a piedi Luca Zeni e Anna Sofia Chicco.
Domani si entra nel vivo, la Marcialonga numero 49 scatta da Moena alle ore 8, una sfilata di campioni delle lunghe distanze, prima i maschi e dopo le femmine di Ski Classics, poi toccherà ai ‘senatori’ e via via tutti gli altri concorrenti. Solo domattina si saprà quanti dei 5150 confermati prenderanno il via, probabilmente le incertezze del Covid faranno scalare qualche numero. Sarà comunque un grande evento, come sempre.
Difficile anche snocciolare i nomi dei favoriti: i 70 km di Marcialonga non sono semplici da interpretare, e poi c’è la salita finale di Cascata a rimescolare le carte. I bene informati indicano Gjerdalen, Novak, Vokuev, Hølgaard, ma anche Eklöf, Sundby e, perché no, Gaillard. Tra le donne si punta tutto su Britta Johansson ma attenzione a Ida Dahl, Emilie Fleten e Astrid Slind. Per i colori azzurri, discorso a parte. Gli esperti parlano di Dietmar Nöckler sicuramente nei primi trenta, forse nei primi venti. Per gli altri la barriera dei trenta, salvo exploit, equivale ad un podio. Anche tra le donne il discorso non cambia. Ilenia Defrancesco ed Elisa Brocard sono le due azzurre più attese, ma le scandinave sono agguerrite.