È il Panama il primo ostacolo da superare per gli azzurri Over 50 di coach Alberto Bucci che difendono il titolo mondiale conquistato. Un aperitivo esotico, che può nascondere rischi e risultare difficile da digerire. La gara è in programma oggi alle 13.30 (19.30 in Italia). La formazione panamense è un’incognita; sulla carta non dovrebbe essere avversaria molto pericolosa. A ogni buon conto la squadra di Bucci si sta preparando coscienziosamente: come ha sempre fatto, del resto, nel corso degli anni. Nell’allenamento di ieri Bucci – con a fianco gli assistant coach Anzini e Azzarito – ha rispolverato gli schemi da mettere in campo e ha insistito sull’efficienza della loro esecuzione. C’era un solo esordiente nella formazione, il lungo Fausto Bargna, ma con tanta esperienza in serie A e con tanto mestiere alle spalle, e si è adeguato senza fatica alle direttive di Bucci.
Middleton forfait - Larry Middleton all’ultimo momento ha dovuto rinunciare alla trasferta americana per urgenti motivi familiari. Inutilmente il responsabile della spedizione Peppe Ponzoni ha cercato un’altra guardia in Italia con telefonate in serie da Orlando.
Grande motivatore - Allenamento tecnico a parte, Bucci ha preparato i suoi ragazzi d’epoca con un discorso che è andato diretto alla loro mente e al loro cuore. Da quel grande motivatore che è, ha ricordato loro l’importanza di raggiungere i risultati con la fatica e i sacrifici, cioè con gli strumenti che hanno impiegato negli anni scorsi per raccogliere successi in serie. Ha sottolineato l’importanza della condivisione di sforzi, attenzioni, fatiche. Qualche volta si è perso, ha ricordato, ma non senza aver dato tutto. Non c’è posto per i perdenti nelle sue squadre. Ha perciò raccomandato loro di essere quelli che ha guidato in tante imprese in giro per il mondo: vinti o vincenti, mai perdenti. Chi è caricato al massimo fra gli azzurroni di Bucci è Mario Boni. Il quale è fra i tre in lizza per la conquista del titolo di miglior giocatore al mondo nel maxibasket (Fimba MVP). Gli altri due sono lo sloveno Slavko Kotnik e Alessandro Angeli della formazione Over 50 della squadra di coach Vincenzo Ritacca. Due italiani su tre, dunque, a testimonianza del grande progresso fatto dall’Italia negli ultimi anni, specialmente nelle categorie in cui la concorrenza è maggiore, Over 40, 45 e 50. Siccome a Orlando sono presenti grossi nomi, come l’ucraino Volkov e il croato Vrankovic, entrambi ex NBA, va spiegato che il criterio di assegnazione del titolo di Mvp tiene conto del comportamento negli ultimi tre anni nelle competizioni del maxibasket. Boni tiene molto al titolo anche perché con questo vuole presentarsi fra due anni ai mondiali Fimba che si svolgeranno nella sua Montecatini, in cui è da anni un idolo indiscusso.
Anche le altre due formazioni italiane scendono in campo oggi. Per gli Over 50 di coach Vincenzo Ritacca inizio in salita contro la Slovenia di Slavko Kotnik; non facili nemmeno le avversarie successive, Slovenia e Serbia; finale meno ostico con la Costarica C. Gli azzurri Over 45 se la vedono oggi con l’Argentina C, poi con Colombia, Rep. Ceca e Germania, tutte avversarie alla loro portata. Avversari a parte, le nostre tre squadre sono alle prese con altre difficoltà. A cominciare dal clima sub-tropicale della Florida, che in estate infligge un caldo umido bestiale e temporali quotidiani, tipo l’anticiclone africano Caronte, tanto per capirci. Per continuare con il cambio drammatico di temperatura al momento di entrare in albergo o in un ristorante, o in un palasport: 15 gradi in meno che hanno già cominciato a seminare raffreddori. La squadra Over 45 ha sopportato il viaggio più disastrato: nove ore di ritardo e conseguente cambio di percorso a causa di un nubifragio che è imperversato a lungo su Charlotte.