L’Italia Over 65, battuta ieri dalla forte Russia, si è subito rialzata con una vittoria squillante (69-37) sulla Germania. È stato Bob Quercia a dare il via alla riscossa firmando gli 8 punti (a zero) del primo break azzurro. Poi ha continuato a segnare a mitraglia dal campo e dalla linea di tiro libero fino a raggiungere un bottino sontuoso, 29 punti e a guadagnarsi il titolo di MVP con un sontuoso 27 come valutazione plus / minus. Attorno a lui la squadra ha girato senza troppi problemi . Questa vittoria, peraltro, fa testo fino a un certo punto, nel senso che la Germania si è rivelata squadra molto debole. Prendiamo perciò il buono di questo successo e lasciamo il resto alle statistiche. Nel buono c’è innanzitutto una iniezione di fiducia che rialza il morale, e poi c’è una vittoria in più nella casella della classifica che tiene in corsa gli azzurri nel cammino verso le medaglie.
La Germania si è presentata in campo con una formazione di atleti robusti e ben messi, ma con un bagaglio tecnico approssimativo. Il fatto è che quando gli Over 65 teutonici erano ragazzi, il basket in Germania era non solo poco diffuso, ma anche insegnato poco e male. Gli ex giovani ‘panzer’ di allora non avevano, dunque, tante speranze di emergere oggi contro l’Italia. In più si sono trovati di fonte un ostacolo saldo come una quercia – anzi, come Quercia Roberto - e si sono disintegrati. Il discorso sui tedeschi cambia per le categorie dalla Over 55 in giù, come sanno bene gli azzurri Over 55 guidati da Mario Boni, che oggi sono stati superati, sia pure di poco (77-76 dopo un supplementare) dalla Germania. Ma torniamo alla partita degli Over 65, in cui gli azzurri non hanno mai avuto flessioni. Se Quercia ha dato il là, ha avuto un buon accompagnamento dal coro mettendo insieme rimbalzi, tiri scelti a dovere, difesa efficiente, una velocità che col passare dei minuti ha ridotto i tedeschi con le gambe molli.
Dopo aver mostrato nella partita d’esordio una buona vera nel tiro dall’arco, Cadamuro ha sbagliato cinque bombe prima di azzeccarne una. Ma, da giocatore intelligente, ha rimediato sfruttando la sua velocità e realizzando una bella serie di canestri in contropiede. Chi ha saputo trarre profitto nel modo migliore dalla staticità della difesa tedesca è stato Tirapelle, uno che non si fa certo pregare per tirare; ai suoi tiri ha aggiunto conclusioni in contropiede e alla fine il suo bottino è stato di 16 punti. Dolce si è ripetuto sul buon livello esibito nella gara d’esordio, e Gallana, ha saputo dirigere senza sbavature le manovre; pur essendo il più piccolo degli azzurri, è riuscito perfino a prendere rimbalzi, soffiandoli ai ben più alti tedesconi: questione di scelta di tempo, di velocità e di astuzia. Fermi sulle zampe posteriori - Un applauso a Camorani, che ha giocato con la spalla destra dolorante, ma che ha sbrigato a dovere il suo dovere in regia. La velocità degli azzurri ha sfiancato i già lenti teutonici. Una malalingua livornese ha osservato nel terzo quarto: ‘I tedeschi ormai sono fermi sulle zampe di dietro’. Come dire, con ironia tutta toscana, che, oltre a essere stanchi, giocavano da cani. Domani l’Italia Over 65 riposa. E potrà poi riprendere il cammino verso la seconda fase.
Ecco infine il tabellino degli azzurri:
ITALIA OVER 65 - GERMANIA OVER 69 – 37
Italia: Polo 2, Camorani, Schiavon, Dolce 8, Cadamuro 13, Pecorelli, Tomasella, Tirapelle 16, Quercia 29, Gallana 1.
Articolo scritto da Mario Natucci