Novi Sad (Serbia), 2 luglio 2016 – Tre formazioni azzurre hanno conquistato la finale per la medaglia d’oro agli Europei di maxibasket a Novi Sad in altrettante categorie: Over 40, Over 45 e Over 50. Come dire che tre medaglie d’argento sono assicurate. Ecco le tre finali: categoria Over 40: Italia contro Serbia; categoria Over 45: Italia contro Slovenia; categoria Over 50: Italia B contro Serbia. Aggiungiamo poi che una quarta squadra azzurra, l’Italia C, è entrata nella finale per il terzo posto, e dunque potrebbe tornare a casa con la medaglia di bronzo.
Non è la prima volta che tre squadre italiane conquistano la finale; era successo anche ai mondiali di Salonicco nel 2013, nelle stesse categorie, Over 40, 45 e 50. Allora fu un esaltante tris tutto d’oro, un risultato peraltro non facile da ripetere domani, nella domenica delle finali. Anche in Serbia le nostre formazioni confermano il loro ottimo valore, rispettate e anche ammirate soprattutto per la qualità del basket che sanno mettere in campo. Le tre finali di Novi Sad hanno motivi positivi particolari da sottolineare.
Prima di tutto sono state ottenute in una terra benedetta dal dio del basket, e dove erano presenti in forze le squadre della Serbia padrona di casa e di Slovenia, Croazia, Montenegro, dove il basket è diffusissimo e tradizionalmente molto forte. In secondo luogo le formazioni italiane sono state formate in modo spontaneo, indipendente l’una dall’altra, a differenza di quanto avveniva una volta, quando la regìa era unica, quella di Ponzoni e Bucci.
Tutto questo, si badi bene, è stato ottenuto senza aiuti da parte della Fip, o forse proprio per questo, visti i risultati che ottiene in campo internazionale. Le squadre presenti a Novi Sad sono state allestite in modo autonomo, con piccoli sponsor, non di rado con sacrifici economici personali. Questo, fra l’altro, è uno dei motivi per cui competizioni europee e mondiali del maxibasket gli azzurri d’epoca si fanno onore: è la grande passione che li spinge, adesso che hanno i capelli grigi come una volta quando imparavano a giocare sui campetti all’aperto, in partite che si protraevano pomeriggi interi. Inoltre – sia per educazione e formazione, sia ancora una volte per la passione – erano disposti a sopportare sacrifici, molto più di quanto siano le generazione che sono venute dopo.
Infine sono giocatori abituati a prendersi responsabilità: quelli che hanno militato nella serie A di una volta perché c’erano solo due stranieri per squadra; quelli provenienti dalle serie minori (come la Over 40 presente a Novi Sad) perché di stranieri non ne hanno proprio. Risultato: in rassegne europee e mondiali sono gli unici azzurri che portano a casa medaglie. Ma ora passiamo in rassegna le squadre approdate alle finali.
Categoria Over 40 – La formazione è di estrazione in gran parte emiliana. Ha cominciato il cammino di questi Europei con una sconfitta di misura contro la Serbia B (93-89) e domani ritrova la stessa avversaria in finale. Questa la formazione: Maurizio Giusti, Gabriele Ruini, Max Colendi, Marco Rorato, Alberto Carati, Manuel Stignani, Mirk Calanchi, Andrea Sciarabba, Cristiano Grappasonni, Roberto Tortolini, Fausto Bernardelli, Tommaso Giannini.
L’allenatore è Vincenzo Ritacca, già vincitore di medaglia d’oro e s’argento nel Maxibasket, che ha allestito la squadra. Fisioterapista Claudio Bretta, medico Andrea Stisni. “Contro la Serbia B sarà una gara difficile, perché la Serbia è una squadra fortissima, con ottime individualità”, commenta coach Vincenzo Ritacca.
Categoria Over 45 – Questi azzurri sono il fiore all’occhiello dell’Italia del basket Over. Hanno cambiato diversi allenatori e patron, e il risultato è stato una spettacolare collezione di titoli europei e mondiali. Basti dire che dal 2007 non perdono una sola partita. Tutt9o questo dà una grossa responsabilità a Luca Allegrini, che è il patron della squadra – oltre che giocatore – e a coach Andrea Nobili. Formazione: Francesco Donati, Angelo Antonucci, Sylvester Gray, Pino Corvo, Gigi Delli Carri, Gianluca De Ambrosi, Massimo Zeppa, Luca Allegrini, Danilo Del Cadia, Gei Gei Capone, Steve Carney. Coach Andrea Nobili, medico dr. Gubinelli. La Slovenia è squadra bel attrezzata, la gara non sarà facile, ma i nostri hanno il favore del pronostico. Forse l’avversario più ostico. è alle spalle, cioè il Montenegro, battuto in semifinale dai nostri.
Categoria Over 50 – L’Italia B è la formazione azzurra che schiera i giocatori con la più lunga milizia nelle competizioni del maxibasket. Roberto Bullara e Peppe Ponzoni, hanno partecipato a edizioni di mondiali e europei addirittura dal lontano 2005. Poichè sono cresciuti e hanno vinto titoli e medaglie con coach Bucci, li abbiamo soprannominati ‘Bucci Old Boys’. Ponzoni, delegato Fimba, ha selezionato questa formazione: Stefano Sbarra, Giovanni Noli, Claudio Capone, Marco Solfrini, Mario Boni, Riccardo Esposito, Marco Tirel, Roberto Bullara, Fausto Bargna, Maurizio Venturi, Flavio Carera, Tullio Sacripanti. Coach Alessandro Azzarito, Team Manager Umberto Anzini, fisioterapista Giulio Ponzi. La finale contro la Serbia sarà durissima. Gli avversari hanno notevole statura internazionale (oltre che fisica) e individualità da sballo; ne citiamo tre: Stojkovic, Milic e Stevanov.
Allo stesso livello dell’Italia B è giusto porre l’Italia A, che è uscita nei quarti dopo un derby tiratissimo con i cugini dell’Italia A, perso per soli due punti. Ecco la loro formazione: Alessandro Angeli, Robberto Gianni, Antonio Di Lella, Johnny Zonca,Romeo Tubertini, Luca Silvestrin, Ricky Morandotti, Giovanni Calcagnini, Massimo Sbaragli, Paolo Gherardi. Coach Claudio Gambini.